"Credo che in quella che si potrebbe definire la “gara delle firme sulla legalità” a Castelfiorentino sia arrivato, per quanto mi riguarda, il momento di porre qualche chiarimento.
La mia disponibilità come Presidente Civico alla raccolta solidale per il ministro Salvini in accordo con la Lega Valdelsa, va nella direzione della coerenza a sostegno di quell’azione intrapresa da un Ministro nello svolgimento delle sue funzioni con l’intento di difendere i confini Nazionali, azione sulla quale la Magistratura sta indagando e sulla cui azione io non ho niente da eccepire.
Va da sé che la situazione di grave insicurezza in cui ci troviamo e che sembra improvvisamente non sia più una percezione, proviene da una deriva politica e sociale che il precedente governo ha determinato e che non ha saputo in alcun modo arginare.
Pertanto permettetemi di sorridere in merito a iniziative simili proposte da esponenti del Partito Democratico allo scadere di un mandato dove si è privilegiato altri tipi di firme come quella per il Patto di Cittadinanza con l’Islam, manifestando un’apertura culturale che ben poco ha a che vedere con la nostra.
Si è tenuto impegnato, per tale firma, il Teatro principale del paese per due interi giorni dove la presenza femminile, culturalmente penalizzata da questa religione, era quasi nulla e la partecipazione della cittadinanza quasi assente, come se ci fosse bisogno di un “ patto” per stabilire i diritti e i doveri di ogni partecipante alla nostra collettività dimostrando, così, quali fossero fino a pochi mesi fa le priorità per questa amministrazione.
Non ho visto invece nessuna raccolta firme e neanche dibattiti pubblici organizzati al Teatro, quando è stata trasferita sotto i nostri occhi la Polizia Municipale all’Unione dei Comuni di Empoli, penalizzando ulteriormente il controllo del territorio.
È sorprendente quindi come improvvisamente il sindaco Falorni si riscopra solo adesso “esperto” di sicurezza come se avesse sbagliato partito di appartenenza esprimendosi anche sul Decreto Sicurezza, appena approvato e che ancora deve trovare la sua applicazione.
Concludo verificando il positivo riscontro della simbolica e artigianale raccolta firme pro Salvini, effettuata in modo spontaneo che ha evidenziato una sincera apertura del paese verso la presenza di ideologie diverse che proprio per la loro politica sulla sicurezza venivano, fino a poco tempo fa, individuate come “razziste” aprendosi di fatto alla possibilità di un cambiamento.
Non mi interessa fare la gara delle firme, non credo sia quello il problema di questo paese, ma individuare chi ha fino ad oggi dimostrato di avere le idee meno confuse in fatto di sicurezza.
Riconosco che ogni iniziativa a favore della “legalità” sia sempre positiva quando non è ipocrita. Se non altro potremo sperare, dopo le prossime amministrative, di essere il paese più sicuro d’Italia. Comunque vada".
Susi Giglioli, presidente associazione civica 'Insieme per Cambiare'
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