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Sarà cancellata a Firenze l'Agenzia per la sicurezza Ferroviaria, oltre 60 posti di lavoro a rischio

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza ferroviaria (ANSF) con sede a Firenze sarà cancellata per far posto a una nuova Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) con sede a Roma. È quanto scritto nella bozza di decreto-legge, “Disposizioni urgenti per la città di Genova, per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, per il lavoro e per le altre emergenze”, che, al Capo II dell'articolo 10 stabilisce che: “ l'Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF) di cui all' articolo 4 del decreto legislativo 10 agosto 2007 n. 162 è soppressa e l’esercizio delle relative funzioni è attribuito all'ANSFISA, che succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi al predetto ente e acquisisce le relative risorse umane, strumentali e finanziarie ”.

E' quanto denunciato dal deputato fiorentino Gabriele Toccafondi che ha deciso di presentare immediatamente una interrogazione al Governo con tre specifiche domande:

-“Se corrisponda al vero l’istituzione di una nuova agenzia per la sicurezza con la conseguente soppressione dell’ANSF”;

-“Di conoscere quali possano essere le motivazioni di tale decisione”;

-“Come si intenda rispondere alle ovvie preoccupazioni dei lavoratori dell’ANSF di Firenze”.

Il parlamentare di Civica Popolare nel testo inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, si chiede “quale sia la logica nel sopprimere un’agenzia per la sicurezza ferroviaria che nel corso degli anni ha raggiunto una professionalità ed una competenza che tuttalpiù andrebbero potenziati, e nell’istituire una nuova agenzia che parta da zero e che, inoltre, accorpi al controllo della sicurezza ferroviaria anche quella stradale ed autostradale”.

“La questione è molto delicata – spiega Toccafondi – sia perché mette a rischio circa 60 posti di lavoro fra impiegati e tecnici, sia perché impoverisce Firenze di una funzione strategica rilevante. Ma soprattutto perché svuota un bacino di professionalità e competenze che si sono costruite e affinate negli anni in uno dei settori più delicati del nostri trasporto pubblico quale il trasporto su ferro delle persone e delle merci”.

“Infatti l'Agenzia di Firenze - sottolinea Toccafondi - non solo è competente a rilasciare i certificati di sicurezza alle imprese di trasporto, a compiere verifiche e certificazione sul materiale rotabile ma ha anche anche il compito di vigilare e controllare l’infrastruttura ferroviaria di Rfi. Quindi l’ Agenzia ha anche il ruolo di “regolatore “ del sistema ferroviario in quanto soggetto non solo deputato ai controlli, ma anche incaricato della stesura dei regolamenti dovuti, a innovazioni tecnologiche e a cambiamenti generali delle condizioni del sistema di trasporto in ambito Europeo”.

“Il rischio è che questo patrimonio di competenze vada disperso in un nuovo e elefantiaco baraccone pubblico romano con la conseguenza di non garantire più la vigilanza sulle imprese ferroviarie, in particolare nel campo della manutenzione delle infrastrutture e del materiale rotabile, così da abbassare i livelli dei controlli e quindi della sicurezza” conclude Toccafondi.

Fp Cgil Firenze, preoccupazione per la prevista soppressione dell'Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria

La Fp Cgil Firenze è molto preoccupata per la prevista soppressione dell’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria. Si smonta una struttura dello Stato che sta lavorando egregiamente per garantire il rispetto degli standard di sicurezza europei da parte dei gestori delle reti ferroviarie, per costruire una struttura con competenza anche sulla sicurezza stradale ed autostradale in cui mancano da subito il 50% del personale e le competenze tecniche necessarie per adempiere al mandato.
Non troviamo, ad oggi, la garanzia della permanenza delle sedi ANSF nel territorio, né della consistenza del loro organico, né del trattamento economico in essere.
Ci aspettiamo che il Ministero dei Trasporti apra con urgenza un'interlocuzione con i rappresentanti dei lavoratori e non cancelli un'esperienza virtuosa e di eccellenza a livello europeo nella fretta, pur comprensibile, di dare risposte al dramma del ponte Morandi.

CFT, Uil: aprire subito un confronto che superi le vecchie logiche gestionali

Panzieri, Segretario Generale Uiltrasporti Toscana: "Ci impegneremo per individuare garanzie occupazionali, ma non accetteremo che le responsabilità ricadano sui lavoratori".

Le notizie comparse sulla stampa in merito alla situazione di CFT non giungono improvvise, infatti la situazione che si è venuta a determinare nella cooperativa ha origini lontane ed ha trovato nell’accordo relativo allo stato di crisi un primo punto di svolta che si sta rivelando, purtroppo, insufficiente.

È ora indispensabile che si apra un nuovo confronto che superi le vecchie logiche gestionali, fatte anche di tanti piccoli regni dove in troppi si sono sentiti in diritto di comandare, che hanno dato continuità anche a molti errori allontanando CFT da un’efficienza gestionale a cui nessuna cooperativa o società può permettersi oggi di rinunciare in un mercato sempre più competitivo che vede in difficoltà anche la grande distribuzione.

Fermo restando che la dirigenza CFT continuerà ad essere scelta dal corpo sociale, che prima di qualsiasi ulteriore passo vogliamo che siano chiariti tutti i reali motivi che hanno determinato questa situazione, il nostro impegno sarà esclusivamente quello di individuare garanzie occupazionali in un orizzonte temporale ampio e con una dirigenza che dovrà essere in grado di affrontare le future sfide, alcune delle quali già attuali, che potrebbero arrivare dalla robotizzazione e dall’e-commerce.

Sicuramente non accetteremo di scaricare sui lavoratori anni di errori che non possono certamente essere attribuiti a loro!
Quanto sopra senza però lasciarsi guidare dalla rabbia o dagli “scienziati” che in questi momenti arrivano sempre a propinare facili soluzioni, perché con passi avventati una situazione assolutamente grave come quella di CFT può trasformarsi rapidamente in una situazione tragica.

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