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"Mi hanno violentata", ma non ci sono segni: giallo tra Torre e Staffoli

Oggi, domenica 16 settembre, Staffoli si è svegliata col giallo. Una notizia di cronaca arriva dalla frazione di Santa Croce sull'Arno: una donna di 33 anni ha raccontato di essere stata aggredita e violentata nei boschi delle Cerbaie. Si trovava lì con il compagno 57enne e pure lui sarebbe stato malmenato. A picchiare i due staffolesi sarebbero state alcune persone che passavano dal bosco, ma la dinamica è ancora da chiarire e i carabinieri stanno appurando quanto raccolto dal resoconto dell'uomo e della donna.

La versione dei fatti. Come detto, la versione offerta dai due per ora è sommaria ed è affidata al racconto della coppia. I due, residenti poco fuori Staffoli, stavano tornando a casa alle prime luci dell'alba. Avrebbero fatto una piccola sosta in un bosco nei pressi di Torre (Fucecchio) prima di rientrare alla propria abitazione. La donna ha raccontato di essere stata bloccata e violentata da più persone mentre si era fermata per un bisogno nei boschi circostanti il Padule. In quel frangente, stando alla ricostruzione, sarebbe stata colpita da una bastonata e avrebbe riportato una ferita in testa. Il compagno, corso a difenderla, avrebbe riportato ferite a un braccio. I due hanno fatto rientro a casa e hanno chiamato il 118. Poco prima delle 8 sono intervenuti a Staffoli la Pubblica Assistenza di Santa Croce sull'Arno e i carabinieri. La donna è stata portata al pronto soccorso di Empoli e per lei è stato attivato il Codice Rosa, dedicato a vittime di violenza. In un secondo momento i medici hanno appurato che la 33enne non ha subito violenza sessuale.

Qualcosa non torna. Data la mancanza di violenza sessuale, i militari hanno ben presente che ci sono delle difformità nella versione ufficiale rispetto a quanto accaduto che fanno balzare all'occhio più di un sospetto. La ferita sarebbe stata procurata circa due ore prima della chiamata dei soccorsi; la vicenda si sarebbe svolta in una zona a alto rischio come le Cerbaie, teatro di spaccio più volte negli ultimi anni; infine, non ci sarebbero altri testimoni. Questi indizi fanno pensare che la realtà dei fatti possa essere un'altra. I carabinieri hanno comunque in mano una denuncia per aggressione e su questi dati sono chiamati a indagare.

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