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Giornata mondiale della sepsi: sui treni Frecciarossa anestesisti-rianimatori dell'Aoup

Oggi, giovedì 13 settembre, si celebra la sesta Giornata mondiale della sepsi per iniziativa della Gsa-Global sepsis alliance, per promuovere la conoscenza di questa patologia estremamente grave e che ormai rappresenta un'emergenza sanitaria globale (definizione dell'Oms-Organizzazione mondiale della sanità, maggio 2017). Per sensibilizzare la popolazione, gli anestesisti rianimatori della Siaarti-Società italiana di anestesia analgesia rianimazione  e terapia intensiva saranno presenti sui  treni Frecciarossa in partenza da Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli.

In rappresentanza degli anestesisti rianimatori dell'Aoup, sul Frecciarossa da Firenze sono saliti stamani il professor Francesco Forfori e alcuni specializzandi. Lo scopo è coinvolgere e motivare i viaggiatori sul significato di questa importante realtà, distribuendo materiale informativo/didattico e rispondendo a eventuali quesiti, attivando inoltre una ricerca per raccogliere dati sulla conoscenza di questa patologia in Italia.

La sepsi è una sindrome clinica causata da una risposta anomala dell’organismo a un'infezione. Determinando un danno a carico di uno o più organi, può mettere in serio pericolo la vita tenuto conto che, rispetto ad altre patologie, uccide quattro volte di più del tumore al colon, cinque volte più dell’ictus e dieci volte di più dell’infarto miocardico.

Nel quadro di una patologia “tempo dipendente”, in cui cioè la tempestività dell’intervento gioca un ruolo determinante tra la vita e la morte, l’iniziativa “Lotta alla sepsi a 300 Km all’ora”, frutto dell’impegno congiunto dei medici anestesisti e rianimatori della Siaarti e di Trenitalia, si propone di informare e diffondere nei confronti del pubblico la conoscenza e l’importanza della prevenzione, come pure la corretta gestione di questa malattia, il cui elevatissimo tasso di mortalità potrebbe essere radicalmente ridotto con una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo

Fonte: AOUP - Ufficio Stampa

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