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Dieci ricercatori per dieci aziende, l'innovazione è di casa alla Fondazione CrFirenze

Dieci ricercatori altamente specializzati saranno inseriti in altrettante aziende della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Arezzo grazie al contributo della Fondazione CR Firenze per promuovere l’innovazione. È la grande opportunità di incontro fra mondo della ricerca e della piccola e media impresa offerta dal nuovo bando Faber 2, progetto biennale (2018-2010) che fa seguito al progetto triennale Faber (2016-2019) di Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Confindustria Firenze e con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione promossa dall’Università di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze. Alla presentazione ufficiale del nuovo bando questa mattina erano presenti il dirigente di Fondazione CR Firenze Armando Guardasoni, il presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il territorio e con il mondo delle imprese dell’Università di Firenze Andrea Arnone, il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori. La domanda di partecipazione al bando potrà essere presentata fino al 16 novembre.

La Fondazione mette a disposizione per ciascun ricercatore prescelto un importo di 25 mila euro, per un totale di 250 mila euro, sotto forma di contributo ai costi per l’assunzione nelle aziende con contratto annuale, rinnovabile per un’ulteriore annualità. Gli inserimenti lavorativi (con un costo minimo aziendale di 35 mila euro e dunque con una parte direttamente a carico dell’azienda di almeno 10 mila euro) da una parte mirano a valorizzare le eccellenze ed i talenti del mondo della ricerca e dall’altra hanno l’obiettivo di supportare le imprese del territorio nello sviluppo e/o nel consolidamento di nuove strategie di produzione grazie al trasferimento tecnologico operato col contributo dei nuovi assunti. I settori coinvolti sono quelli a vocazione territoriale: moda/design/arredamento, meccanica, agroalimentare, industria turistica e chimico/farmaceutico.

Potranno partecipare le micro, piccole o medie imprese con una sede operativa nel territorio della Città Metropolitana di Firenze o nel territorio della Provincia di Arezzo; non saranno ammesse quelle che sono già state vincitrici della prima edizione del bando. La partnership con la Fondazione Ricerca e Innovazione e con Confindustria permetterà di effettuare il matching Università-Impresa, laddove richiesto, per individuare la risorse qualificate che meglio si adattano alle esigenze delle singole imprese . La Fondazione procederà anche al controllo e al monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi dei ricercatori all'interno dell'impresa.

La prima edizione di Faber ha permesso l’inserimento e l’assunzione di sette ricercatori in altrettante aziende. Fra le aziende vincitrici: Rosss Spa, in cui è stato sviluppato un progetto per lo studio del comportamento di magazzini autoportanti in profili di acciaio formati a freddo con movimentazione automatica; FoodMicro Team Srl, spin off dell’Università di Firenze, che ha avviato un servizio per le aziende vitivinicole il quale consente di valorizzare la tipicità dei vini, acquisendo autosufficienza nella produzione di preparati starter ottenuti a partire dai lieviti già presenti nelle cantine. Nel settore dell’ingegneria energetica/industriale la società Ergon Research Srl, anch’essa spin off dell’Università di Firenze, ha assunto un ricercatore per sviluppare un software per la progettazione di reti fluide. MultiGel Srl ha puntato allo sviluppo di una macchina contapezzi innovativa per il riempimento di flaconi con capsule, compresse e altri corpi solidi. Nell’azienda Anallergo Spa il ricercatore assunto ha studiato un prodotto per la stimulazione immunologica con batteri inattivati integri. Mentre nell’azienda Oroplac Srl il ricercatore si è occupato di un progetto per migliorare i processi di preparazione e caratterizzazione degli accessori metallici.

Per partecipare al bando Faber 2 occorre compilare il form online all’indirizzo www.progettofaber.it.

“Con la prima edizione di Faber abbiamo potuto sperimentare gli effetti positivi di questo progetto – ha dichiarato in una nota Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze - che punta a fornire un aiuto concreto al processo di innovazione del nostro territorio attraverso l’inserimento di risorse umane qualificate nelle piccole e medie imprese. Siamo molto soddisfatti di come le imprese si sono avvalse di questa opportunità e per questo abbiamo deciso di promuovere una nuova edizione del progetto, Faber 2, che porta il numero dei ricercatori che saranno inseriti in azienda da sette a dieci, con un aumento di risorse a disposizione. Crediamo che il dato dei ricercatori impegnati nell’industria locale e più in generale italiana sia ancora troppo basso per competere con un mercato sempre più aperto e tecnologico. Per questo la Fondazione è impegnata fortemente a colmare il gap esistente fra mondo della ricerca e impresa. Questa è una delle tante azioni che abbiamo messo in campo per sostenere i processi di sviluppo e innovazione. A ottobre lanceremo un’altra iniziativa, Faber servizi, che intende offrire un supporto alle imprese che hanno necessità di usufruire dei servizi di ricerca dei centri dell’ateneo e del CNR fiorentini, erogando alle imprese che ne faranno richiesta (avendo le caratteristiche) “voucher” spendibili per una serie di prestazioni utili allo sviluppo dell’innovazione di prodotto e processo. Anche in questo caso l’obiettivo è di incentivare il rapporto tra impresa e mondo della ricerca, valorizzando l’expertise di altissimo livello dei centri di ricerca del nostro territorio”. A disposizione di Faber Servizi, che vedrà in campo la stessa squadra di lavoro di Faber 2‘’. Fondazione CR Firenze ha stanziato, per questa prima fase pilota, un contributo totale di € 50.000.

“Siamo molto contenti di poter rinnovare il nostro impegno per Faber 2 – ha aggiunto Andrea Arnone, presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il territorio e con il mondo delle imprese dell’Università di Firenze. La prima edizione dell’iniziativa ha prodotto risultati positivi in termini di inserimento di giovani ricercatori all’interno del sistema produttivo regionale, nell’ambito di progetti di collaborazione ben definiti con le aziende. Questo vuol dire che le conoscenze dei laureati fiorentini rispondono alle esigenze di innovazione delle piccole e medie aziende del nostro territorio e dimostra l’efficacia della sinergia con la Fondazione CR Firenze e Confindustria Firenze verso la realizzazione quel modello virtuoso di interazione tra università e territorio, noto oggi come trasferimento tecnologico. La ricerca fiorentina ha un potenziale enorme e può stimolare ancora di più la competitività delle aziende. Siamo convinti di poterlo dimostrare ancora di più in questa seconda edizione di Faber e in altre iniziative che stiamo perfezionando con gli altri stakeholder all’interno dell’ecosistema dell’innovazione fiorentino”.

“Sono sempre più numerose le imprese, piccole e medie, che richiedono un supporto da parte dei centri di conoscenza e di competenza universitari per l’industrializzazione del proprio progetto – ha sottolineato Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze -. Forti del successo del progetto Faber 1, che ha permesso l’inserimento e l’assunzione di sette ricercatori nelle aziende del territorio, abbiamo deciso di sostenere il progetto Faber 2, con cui dieci ricercatori altamente specializzati saranno inseriti in altrettante aziende fiorentine. Il progetto si inserisce in un più ampia intesa di collaborazione tra Fondazione CR Firenze e Confindustria Firenze, con il quale si intende creare un percorso comune di conoscenza e valorizzazione di tutto il sistema scolastico, dalla scuola primaria fino ai percorsi universitari e post universitari, con l’obiettivo di promuovere, sul nostro territorio, un modello economico e sociale basato sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, necessario allo sviluppo del sistema industriale e alla crescita economica”.

Fonte: Fondazione Cr Firenze - Ufficio stampa

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