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Bando periferie, Toccafondi: "Il Governo Lega-M5S punta alla decrescita infelice"

Gabriele Toccafondi

"Dobbiamo aggiornare Agatha Christie e accettare che con il governo 5Stelle-Lega oramai due indizi fanno una prova. Dopo il decreto cosiddetto “dignità” che già sta facendo sentire i suoi effetti negativi sui livelli occupazionali, stiamo perdendo oltre mille posti di lavoro al giorno da quando c'è il governo Di Maio - Salvini certifica Istat, adesso col decreto “proroga termini” è chiaro che la corsa al mantra grillino della decrescita felice sia completamente avviata. Peccato però che per gli italiani è più una discesa infelice" così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi lancia l'affondo al Governo Giallo-Verde.

"Il bando-periferie - spiega Toccafondi - è la dimostrazione che il Governo non punta a risolvere i problemi ma ad aumentarli. Prima c'erano i soldi pronti per i progetti, risorse stanziate e spendibili, adesso con 5Stelle e Lega al governo tutto è stato avvolto nel fumo dell'incertezza. In Toscana 300 milioni destinati a edifici scolastici, piste ciclabili, edilizia popolare e giardini sono stati bloccati

Anche dopo il vertice a Palazzo Chigi con i sindaci sono arrivate risposte dilatorie: futuri decreti, possibili misure, e quel miliardo e 600 milioni già messo nero su bianco dal precedente governo ora, forse, se tutto andrà bene (ma è lecito dubitarne) spalmato nei prossimi tre anni- Eppure ci sono bandi già aperti, opere già in cantiere, lavori già assegnati. Ma alle domande non si risponde con delle risposte chiara, ma con un “si vedrà” che non è per niente confortante o rassicurante. I fatti sono crudi ma sono fatti e ci dicono che il bando periferie è stato avviato nel 2016 e oggi, dopo che tutta la complessa architettura burocratico - autorizzativa s'è conclusa, settembre 2018, hanno tolto le risorse dal tavolo sostituendole con promesse che sanno di vuoto vista la conclamata capacità del governo di cambiare repentinamente idea su tutto anche più volte al giorno come dimostra sia la vicenda Ilva (che volevate chiudere) sia il dietrofront e ri-dietrofront sui vaccini".

Fonte: Ufficio stampa

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