Mercoledì 12 settembre alle 18 si riunirà la Commisione Viabilità con un ordine del giorno di primaria importanza. La situazione di perenne emergenza in cui versa il traffico cittadino oramai da anni, sia da un punto di vista generale che in relazione a singole e particolari situazioni.
Da un punto di vista generale è noto a tutti, in primis ai cittadini, (ma anche a coloro che per ventura decidono temerariamente di affrontare provenendo da fuori l’abitato cittadino), sia il disagio attuale che le ragioni che l’hanno determinato. L’abitato cittadino si estende in lunghezza ed in tale contesto, l’accesso da una parte all’altra del paese è consentito solo dai suoi estremi. A questa attuale situazione si è arrivati non certo casualmente, ma a seguito della chiusura di due passaggi intermedi. Viene da chiedersi dove fosse l’amministrazione nel momento in cui maturavano le condizioni dell’attuale insostenibile situazione.
In tale contesto il rimedio della gimkana (obbligare gli automobilisti a transitare attraverso un percorso impervio e ristretto, al fine di scoraggiarlo nelle intenzioni), aveva l’effetto di operare un ulteriore peggioramento della situazione. Poiché i migliaia di veicoli che prima transitavano da Borgo Garibaldi (alla cui ipotetica riapertura l’amministrazione è ostile) ora transitano tranquillamente, si fa per dire, per Via De Amicis e Via Lenzoni, arterie cittadine totalmente inadatte per ampiezza e struttura ad ospitare un traffico degno di un tratto autostradale. Quanto detto ha certificato l’errore strategico dell’Amministrazione in carica all’epoca dei fatti, perpetuato da quella attuale, in una situazione di pressoché totale continuità sia politica che personale.
L’amministrazione, anziché assumere un atteggiamento inutilmente tranquillizzante se non addirittura tendente goffamente ad attestare una operosità di cui i cittadini non hanno ovviamente avuto alcuna percezione, farebbe bene a partire dalla certificazione della presenza di errori su errori che si sono affastellati nel tempo. E porre almeno qualche piccolo rimedio, considerata naturalmente la consistenza della durata del mandato in corso.
L’obiettivo di un amministratore non può essere quella di fare il pedagogo e/o l’educatore sociale. Le persone useranno la bicicletta o la macchina secondo la loro personale inclinazione e comunque come a loro aggraderà di fare.
L’amministrazione deve pensare di trovare soluzioni concrete, quelle che per anni sono oggettivamente mancate, sostituite addirittura da “trovate” atte solo a peggiorare un quadro di per sé già molto problematico. Anche il PUMS, (piano urbano mobilità sostenibile) è stata una scelta discrezionale dell’amministrazione, dei cui risvolti prima o poi inevitabilmente se ne discuterà, guardando concretamente le conseguenze di tale decisione.
Una scelta, anche di provvisorietà, allo scopo di alleviare il forte disagio attuale non è stata considerata. Non solo.
Infatti una sperimentazione data come imminente a gennaio non è stata mai praticata.
In questo contesto generale si aggiungono delle microsituazioni che hanno peggiorato il quadro generale già a tinte fosche. Alludo ai lavori di Via Del Molino, in essere addirittura dal mese di aprile, continuati sino al mese di luglio inoltrato. Lavori consistenti nella sostituzione di un tratto di fognatura di circa 100 metri, che si sono oltremodo protratti. Pesanti i disagi per il traffico, pesanti i disagi per i privati residenti, pesanti i disagi per le attività commerciali del posto. Per non parlare di, (si badi) ipotetici danni occorsi.
Via Del Bosco, poi, importante arteria percorsa in uscita dal paese, presenta anch’essa dei gravi problemi in ordine alla intensità del traffico che a tutte le ore del giorno e d’estate anche della notte, si riserva su quelle strada.
In generale emerge un quadro di errori strategici, (in questa sede non elencati nella loro effettiva consistenza), di pressapochismo e di estemporaneità. E di converso la totale assenza per anni e interi mandati, di una seria politica in tema di viabilità di cui il paese i cittadini, i commercianti e tutti gli automobilisti in genere avrebbero avuto invece un serio bisogno. E della cui assenza oggi pagano il prezzo.
Giuseppe Romano, consigliere comunale Forza Italia
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