Il triste episodio che si è svolto ieri pomeriggio a Castelfiorentino, che ha visto come scenario un inseguimento tra “guardie e ladri”, è l’innegabile prodotto di una politica che ha fallito, confermata da una perdita di consenso elettorale inarrestabile.
La solita politica che si è nascosta dietro a Interventi di facciata, dietro a propaganda dimostrativa o a slogan di buonismo strumentale non valutando conseguenze che, come nel caso di ieri, potevano essere molto più gravi.
Una politica che ha trascurato l’insicurezza dei suoi cittadini chiamandoli razzisti quando non si sentivano più tutelati a casa propria, che ha posizionato tre cartellini sui pali delle vie del paese sperando che fossero amuleti contro i malintenzionati, che ha prodotto interventi come la Daspo urbana sapendo benissimo che non sarebbero stati attuabili.
Ha permesso poi che la la Polizia Municipale, già decimata dal blocco delle assunzioni, venisse spostata all’Unione dei Comuni e quindi decentrata dal territorio. Ecco, allora in questo caso non si è battuto ciglio.
Quello che è veramente triste è che lo stesso Sindaco si voglia riciclare dietro a lezioni di legalità che fino ad ieri non ha preteso dai suoi stessi compagni di partito che rivestivano, sempre fino a ieri, incarichi a tutti i livelli istituzionali.
Allora permettetemi di essere moralmente offesa da una rappresentazione politica che gira sempre intorno a se stessa e che adesso pretende una partecipazione attiva che fino a ieri non era richiesta forse per non creare dissenso alla stessa “famiglia” politica.
Riscoprire la legalità adesso è come partecipare al casting per “Saranno Famosi”, è come arrivare alla stazione quando il treno è già partito perché “amare” il paese è sopratutto prendersi le responsabilità di ciò che si è fatto ma sopratutto di ciò che non si è stati in grado di fare.
Associazione Civica Insieme per Cambiare Il Presidente Susi Giglioli
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