Inchiesta migranti, revocata misura cautelare per il presidente di Co&So
Il presidente di Co&So Lorenzo Terzani può riprendere a svolgere la propria attività. È questa la decisione del giudice per le indagini preliminari in merito all'inchiesta sul sistema di accoglienza dei cittadini stranieri per cui Terzani, in quanto presidente di Co&So è stato indagato e colpito dalla misura interdittiva. Questa misura il Gip l'ha revocata su istanza della difesa e con parere favorevole del Pubblico Ministero, perché, si spiega nell'ordinanza, Terzani dopo l'interrogatorio aveva chiarito la propria posizione facendo venire meno le ragioni dell'interdizione.
Co&So conferma la piena fiducia nella magistratura e la totale disponibilità a ogni altro e ulteriore chiarimento sul suo ruolo nella vicenda. Co&So si augura che l'inchiesta vada fino in fondo facendo piena luce su tutti i fatti perché ritiene che il valore fondamentale del consorzio stia proprio nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza totale. Ogni dubbio deve essere fugato, ogni zona d'ombra deve essere completamente illuminata. Solo così si può stabilire un rapporto costrittivo con le istituzioni e i cittadini.
Nel merito della vicenda il Gip ha riconosciuto che Terzani e il Co&So chiusero i rapporti con Santetti e le sue imprese tanto che, scaduto il primo e unico bando, nei successivi bandi a cui il consorzio partecipò non si avvalse più di Santetti e delle sue strutture.
“Nessuno di noi ha mai speculato sull'accoglienza dei cittadini stranieri– spiegano da Co&So – anzi, quando ci siamo accorti che qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto funzionare, abbiamo agito subito. Che questo ci venga riconosciuto è quindi motivo di soddisfazione non solo per noi ma per i tantissimi volontari e cittadini che ogni giorno assieme a noi sono impegnati in azioni di solidarietà e aiuto verso chi ha bisogno”.
Fonte: Ufficio Stampa