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Vaccini, Marcheschi (FdI): "L’autocertificazione non basta"

Con l’approssimarsi della riapertura delle scuole, il tema dei vaccini è tornato di stretta attualità. Dopo la circolare dei ministri Grillo e Bussetti che prevede, per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6-16 anni), una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione, ieri i presidi hanno chiesto di impedire l’ingresso a scuola dei bimbi non vaccinati. Oggi intanto in Commissione Sanità sono approdate due proposte di legge della Giunta e del Pd.

Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), lancia perciò una proposta, anche a livello nazionale, per uscire dal caos dell’auto-certificazione: “L’auto-certifcazione non è sufficiente, è stato un compromesso al ribasso. E soprattutto è un documento che serve per la propria salute e non per gli altri –spiega il Consigliere Marcheschi- Se si vuole avere certezza sulle vaccinazioni dei bambini basterebbe che i genitori presentassero fotocopia del libretto delle vaccinazioni o il certificato del pediatra. Come già alcuni istituti scolastici stanno richiedendo. Si eviterebbero così costi inutili per i controlli delle Asl sulle auto-certificazioni e si eviterebbe di creare presidi “sceriffo” gravandoli di responsabilità non consone al loro ruolo. Evitando di investire le forze dell’ordine e impiegare risorse pubbliche nelle verifiche caso per caso, magari con bambini a cui viene impedito l’ingresso a scuola da carabinieri o da ispettori dell’Asl”.

In Toscana esiste una banca dati per verificare le vaccinazioni effettuate dai bambini. “La banca dati è parziale, non include i bambini provenienti da altre regioni e Asl e a maggior ragione non include bimbi provenienti da altri Paesi. Per questo ribadisco la necessità di un documento che certifichi le vaccinazioni effettuate. Sulla salute pubblica non si scherza” commenta Marcheschi.

Fonte: Ufficio Stampa

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