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Bekaert, 20 ore di sciopero: presidio sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico e di Pirelli

I lavoratori della Bekaert, riuniti oggi in assemblea hanno definito le prossime azioni da intraprendere per la difesa dei 318 posti di lavoro e dello stabilimento di Figline Valdarno.

A margine dell'assemblea i Segretari Generali hanno rilasciato la seguente nota:

“Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto ufficialmente la riconvocazione al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico necessaria per proseguire la discussione. Da Figline invece i lavoratori si preparano a sostenere un pacchetto di venti ore di sciopero. Otto ore saranno utilizzate per tornare a Roma, in concomitanza con l'incontro al Mise, perché il Governo ci deve dire chiaramente se manterrà l'impegno assunto davanti ai lavoratori di reintrodurre la cassa integrazione per cessazione di attività.

Ma non ci fermeremo qui. Altre otto ore serviranno per andare sotto la Bicocca; è il momento che anche Pirelli, che ci ha messo in questa situazione, ci fornisca risposte rispetto ai volumi necessari alla salvaguardia industriale ed occupazionale del sito di Figline e per questo chiederemo un incontro ai vertici del gruppo.

Quattro ore di sciopero saranno dedicate ad iniziative territoriali.

Alle istituzioni territoriali ricordiamo che, qualora abbiano avuto contatti con soggetti industriali interessati a rilevare lo stabilimento e a subentrare a Bekaert, è fondamentale che ne diano immediata comunicazione al Ministero affinché possa procedere ad effettuare le opportune valutazioni.”

Incontro tra Danti e Vestager

La Commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager incontrerà mercoledì 12 settembre l’eurodeputato Pd Nicola Danti per discutere del caso Bekaert. L’appuntamento fa seguito alla lettera con cui si chiedeva l’apertura di un’indagine della Commissione per verificare le eventuali violazioni della concorrenza da parte dell’azienda belga.

«Per primi – commenta Danti – lo scorso 27 giugno ci muovemmo come eurodeputati PD per sollecitare le Istituzioni comunitarie su questa vicenda. A luglio la Commissaria Vestager rispose alla nostra lettera confermando che i suoi uffici erano già al lavoro per ricostruire i fatti. Da allora, la questione resta aperta, e con essa il destino dei lavoratori dello stabilimento di Figline Valdarno.»

«Ringrazio quindi la Commissaria per la disponibilità. L’incontro di mercoledì prossimo sarà l’occasione per ribadire le nostre richieste: vogliamo che sia fatta luce fino in fondo sul caso, per appurare prima di tutto se Bekeart ha ottenuto finanziamenti (diretti o indiretti) da Istituzioni di altri Stati membri per delocalizzare la produzione.»

Il contributo di SI

La federazione metropolitana fiorentina di Sinistra Italiana ha donato agli operai della Bekaert di Figline Valdarno in lotta oltre 1500 euro raccolti durante la festa che si è tenuta a fine luglio nell’area del Varlungo, a Firenze. I fondi sono stati raccolti attraverso sottoscrizioni volontarie e la cena di solidarietà organizzata per sabato 28 luglio.

“Il caso della Bekaert è emblematico - ricorda Ivan Moscardi, tesoriere e membro della segreteria provinciale di SI - Un capitalismo bieco, un’economia sempre più finanziarizzata e sempre più lontana dalle persone e dal lavoro condannano un’eccellenza del nostro territorio ad essere spazzata via, cancellata da un management cinico e irresponsabile. Siamo al fianco degli operai fin dall’inizio della mobilitazione e rimarremo al loro fianco fino alla sua soluzione perché è lì che deve stare una forza di sinistra e popolare, è da lì che deve partire la nostra lotta ad un capitalismo disumano che rischia di mettere in ginocchio una città intera. Lì, con le lavoratrici e i lavoratori rimarremo, sostenendo la lotta nelle Istituzioni e nella società”.

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