Ottanta anni fa le leggi razziali, il ricordo a San Rossore. Pulmino da Firenze
La Regione, assieme alla comunità ebraica toscana, stringerà in un abbraccio e si confronterà con le seconde generazioni di immigrati che vivono oggi in Italia, parlando di diritti e integrazione. Accadrà mercoledì 5 settembre alla Tenuta di San Rossore a Pisa, anniversario della firma delle leggi antiebraiche del Regno Italia, che proprio nel parco che si affaccia verso il mare furono firmate dal re Vittorio Emanuele II nel 1938. Un evento che vuole unire la memoria vigile con l’accoglienza, ‘l’impronta del passato con un progetto per il futuro’.
A San Rossore il 5 settembre saranno così ricordate le legge razziali che furono applicate in Italia, sarà annunciate una serie di iniziative ed occasioni di riflessione finanziate dalla Regione e messe in campo dalle università. Sarà rilanciato il manifesto delle nuove generazioni italiane, scritto nel 2016 e che sogna una scuola capace di gestire la multiculturalità, di valorizzare la conservazione della cultura del paese di origine ma anche di rafforzare il legame con la cultura italiana e il sostegno di pari diritti civili e politici per tutti.
Cosa c’entrino i migranti che sono venuti a cercare in Italia la speranza di un domani migliore con la persecuzione degli ebrei e dei così etichettati ‘diversi’ lo insegna Evian. Siamo sempre nel 1938, a ridosso delle Alpi sul lago di Ginevra. Stati Uniti e Società delle Nazioni organizzarono nella cittadina termale francese una conferenza per decidere sulla sorte di decine di migliaia di profughi tedeschi e austriaci, per lo più ebrei ma non solo. Parteciparono trentadue diversi paesi (nove dall’Europa), nacque lì il diritto dei rifugiati, ma non fu trovato alcun accordo sulle quote di accoglienza e gli ebrei, gli oppositori politici e le persone che il terzo Reich considerava non omologabili e che già erano in fuga dalla Germania furono costrette a tornarsene a casa, rimpatriati.
Le iniziative a Pisa e San Rossore
Il programma prevede la mattina, assieme al Comune di Pisa, la deposizione di corone di alloro alle 10.30 al cimitero monumentale ebraico di Largo Cocco Griffi e alle 11.30 alle Cascine vecchie della tenuta di San Rossore, davanti alla lapide che ricorda la firma delle legge razziali e la persecuzione degli ebrei. Lì interverranno la vice presidente della giunta regionale toscana Monica Barni, il sindaco di Pisa Michele Conti, il rettore dell’università di Pisa Paolo Mancarella a nome di tutte le istituzioni universitarie coinvolte nell’iniziativa e un rappresentante dell’Ucei, l’uniione delle comunità ebraiche italiane.
Alle 12 nella sala Gronchi sempre alle Cascine Vecchie della Tenuta di San Rossore è prevista una conferenza stampa in cui saranno presentate le iniziative, i convegni, i seminari e gli incontri nelle scuole - a partire dal 20 settembre e che proseguiranno nei prossimi mesi - , organizzate dalle Università della Toscana e finanziate dalla Regione. Parteciperanno il presidente della Toscana Enrico Rossi, il sindaco del Comune di Pisa Michele Conti, la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella.
Di seguito è prevista l’inaugurazione della mostra “1938 – La storia” del Museo della Shoah di Roma a cura dell’ente parco San Rossore: uno ricordo sull’esclusione e poi persecuzione degli ebrei attraverso, foto, documenti e giornali in gran parte inediti.
Alle 13 ci sarà alla Sterpaia il pranzo con i giovani ebrei e i giovani rappresentanti delle comunità di immigrati presenti in Toscana, una cinquantina di persone in tutto. Dopodiché sarà la volta del ‘world cafè’, ovvero di un confronto partecipato sulla diversità come valore, la formazione come garanzia di rispetto delle diversità e sui progetti efficaci per coinvolgere le nuove generazioni. Il world cafè sarà aperto da un intervento del presidente della Toscana Enrico Rossi.
Fonte: Regione Toscana