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Margherita Spagli, gioiello empolese del tchoukball sul tetto d'Europa

Come si fa a praticare uno sport fino ai 20 anni, abbandonarlo, iniziarne un altro, rompersi il crociato e infine diventare campioni d’Europa nella nuova disciplina? Chiedetelo a Margherita Spagli, gioiello prodotto in casa dall’A.S.D. Wallers Empoli che qualche settimana fa è salita sul gradino più alto del podio durante il campionato europeo di tchoukball svoltosi in Lombardia.

La storia di Margherita, appunto, parte da lontano, così come quella dell’associazione di tchoukball di casa nostra: come molti altri all’inizio dell’era di questa disciplina in Toscana, la campionessa empolese si avvicina al tchoukball per curiosità, affiancandolo al suo sport principale, la pallavolo. Non è semplice: Margherita è una delle prime ragazze a inserirsi nell’orbita dei Wallers.

A tchoukball, nel campionato italiano, si gioca misti, e non deve essere stato facile per una giovane ragazza trovarsi a competere con compagni che, per natura, erano fisicamente molto più forti. Il tchoukball però in questo aiuta: una ragazza deve sempre essere in campo da regolamento e la necessità di far rimbalzare la palla sul pannello non fu inserita casualmente nelle dinamiche di base dello sport. Il pannello permette di ridurre l’inerzia iniziale che il braccio imprime alla sfera: è anche per questo che si dice che il tchoukball abbia il merito di far muovere tutti i muscoli del corpo, ma soprattutto il cervello.

Margherita, proprio prima del primo grande evento della sua carriera da tchouker (i playoff di serie B ospitati in casa proprio dagli empolesi), si infortuna e si rompe il crociato, dovendo rinunciare a scendere in campo con i suoi compagni che, nel frattempo, preparavano le basi del suo successo. Già, perché se si vive in Toscana giocare a tchoukball non è banale: il cuore del movimento è nella Pianura Padana e la trasferta più breve per misurarsi con degli avversari richiede 2 ore di viaggio, perciò il tchoukball empolese ci ha messo anni prima di poter produrre un’atleta che fosse ai vertici nazionali. Il lavoro degli empolesi però è instancabile: realizzano prima una seconda squadra, poi una terza, così che intanto si possa misurarsi internamente giocando con costanza. Proprio nei playoff casalinghi i Wallers si piazzano per la prima volta tra le prime 4 della serie B, fascia di merito in cui graviteranno per anni, incapaci di fare quel salto in più necessario ad assaporare la A, che alla fine arriva per un ripescaggio. Margherita nel frattempo ha recuperato dal suo infortunio e gioca proprio la A con il suo solito entusiasmo: è su un punto subito durante gli ultimi secondi di gioco dell’ultima partita del campionato che i White Wallers vedono scivolare via il sogno della salvezza, e proprio Margherita finirà quella partita a terra per un brutto colpo preso cadendo. Le lacrime agli occhi scendono copiose scoprendo, successivamente, che lei e i suoi compagni non ce l’avevano fatta.

Ma il lavoro dell’A.S.D. Wallers Empoli non si ferma: mentre Francesco Desii accumula esperienza ottenendo un terzo posto ai mondiali come vice-allenatore della nazionale maschile e riportando sotto la Collegiata la mole di lezioni apprese, si continua a fare programmazione per aumentare il livello di gioco delle squadre e diffondere la conoscenza della disciplina sul territorio. Così si arriva al 2018, anno in cui Margherita è ormai costantemente nel giro della nazionale femminile maggiore: ha l’esperienza e la maturità per guidare una squadra verso la serie A, e così fa, centrando l’obiettivo come allenatrice dei White Wallers mentre continua a girovagare l’Italia per prendere parte agli allenamenti delle Azzurre.

Non contenta di aver ottenuto una promozione in A come allenatrice-giocatrice, Margherita in nazionale è libera di vestire solo i panni dell’atleta e con la sua solita grinta contribuisce a trascinare l’Italia al vertice europeo, in un anno che vede trionfare anche la nazionale maschile e la nazionale maschile under 18 per uno straordinario en plein azzurro. Il percorso delle italiane è perfetto: nel girone regolano senza troppi pensieri Germania, Polonia, Austria, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Francia; in semifinale dominano l’Inghilterra prima di un calo durante l’atto conclusivo che rischia di buttar via tutto il lavoro fatto. Nelle parole della presidente della Federazione Europea di Tchoukball è però proprio l’entusiasmo di Margherita a contribuire in modo decisivo alla riscossa in finale con la Svizzera.

46-44 il risultato finale.L’Italia è sul tetto d’Europa. Tra i volti stanchi e stravolti d’entusiasmo delle azzurre si vedono i capelli biondi, le guance rosse e il sorriso immancabile di Margherita Spagli, gioiello empolese.

Fonte: Wallers Empoli

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