Palazzina Indiano Arte, incontro con lo scrittore Marino Magliani
PIA Palazzina Indiano Arte, progetto curato da Centro Nazionale di Produzione / Virgilio Sieni, promuove una visione trasversale della creazione, della pratica artistica e della condivisione di conoscenze.
PIA è un luogo di sosta, di contemplazione, un laboratorio permanente, una residenza per artisti, uno spazio creativo pronto ad accogliere ogni persona che voglia farne parte, per intessere nuovi e inaspettati legami fra danzatori, cittadini, ricercatori, studenti, amatori e pubblico.
È il punto d'incontro attorno al quale sviluppare l'indagine sul rapporto tra natura, territorio e gesto;
per ridefinirlo, creare nuove visioni e una rinnovata prospettiva comune.
PIA Palazzina Indiano Arte fa parte di Quarto Paesaggio un progetto di Fondazione CR Firenze
cura e direzione artistica di Virgilio Sieni | Centro nazionale di produzione
con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana, Comune di Firenze, Polo Museale della Toscana, Estate Fiorentina
in collaborazione con Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale
lunedì 27 agosto ore 18.30
PIA, piazzale dell’Indiano 1, Parco delle Cascine, Firenze
MARINO MAGLIANI - STORIE DI TERRAZZE E DI DELTA
Marino Magliani in dialogo con Paolo Ciampi
Marino Magliani presenta due romanzi latinoamericani.
Sudeste di Haroldo Conti (Exorma Edizioni), di cui Magliani è il traduttore, pubblicato per la prima volta in Italia e considerato uno dei romanzi più singolari della narrativa argentina. Haroldo Conti fu considerato da Gabriel García Márquez il miglior narratore della loro generazione, sequestrato e torturato durante la dittatura, dal 1976 risulta desaparecido.
L’altro romanzo, di cui Magliani è l’autore è Prima che te lo dicano altri (Casa Editrice Chiarelettere) in uscita a fine agosto e presentato in anteprima a PIA, narra di un figlio che va alla ricerca di suo padre in Argentina nel 2024.
Marino Magliani è nato in Val Prino, nell’entroterra di Imperia, nel 1960. È scrittore e traduttore. Ha vissuto per anni tra Spagna e America Latina e alla fine del secolo scorso si è stabilito in Olanda, sulla costa, dove scrive e traduce.
PIA PALAZZINA INDIANO ARTE - Tutti i giorni h 10.00-20.00
Ballata per luce sola a cura di Pietro Gaglianò, opere di Renata Boero, Luca Lupi, Laura Pugno
Angolo libri sulla natura e il viaggio a cura di Tatatà
Caffetteria della Palazzina
>> Tutte le attività in programma sono gratuite.
PRIMA CHE TE LO DICANO ALTRI
di Marino Magliani
Chiarelettere, collana Narrazioni, pp. 336, euro 17,50
«Marino Magliani svela il mondo attraverso la lingua. La natura, le relazioni, la luce: tutto, nei suoi libri, sembra nuovo ed eterno allo stesso tempo.»
Fabio Geda
Prima di essere un cacciatore e bracconiere, e agricoltore solitario con la passione dell’innesto, Leo Vialetti è stato un bambino della Val Prino nell’Italia del boom che qui non è mai arrivato, una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto.
In un’estate decisiva come tutte quelle che fanno da preludio all’adolescenza, l’unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente.
Quando Leo deciderà di comprare all’asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l’Argentina, per capire dove e come sia finito l’uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos.
Grazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l’avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.
“Sono nato in un ospizio per anziani e un fatto del genere credo meriti di restare, e comunque sia è una cosa con la quale devi fare i conti. Me ne sono andato di casa che avevo otto anni, prima in un collegio, poi in un altro, e nel frattempo, durante le vacanze, in qualche colonia estiva, e poi ancora in collegio. Anche queste sono cose con le quali devi fare i conti. In qualche modo, da quei collegi non sono mai più andato via. Al di là di questo, da quando a diciassette anni ho abbandonato gli studi e l’Italia, ho fatto il manovale, il bracciante, il mozzo sui traghetti, il cameriere, il lavapiatti, il traduttore in italiano dei menù di qualche centinaio di ristoranti sparsi tra coste spagnole e isole. Poi mi sono stabilito sulle coste olandesi e ho fatto per qualche anno lo scaricatore al porto di IJmuiden e scritto parecchi romanzi e raccolte di racconti. Un giorno mi sono ricordato che ero stato traduttore di menù, e ho pensato che avrei potuto tradurre storie dallo spagnolo e dall’olandese.”
Marino Magliani
Marino Magliani (Dolcedo, Imperia 1960) vive sulla costa olandese. Tra le sue prime opere, il romanzo storico “L’estate dopo Marengo” (Philobiblon 2003), “Quattro giorni per non morire” (Sironi 2006), “Il collezionista di tempo” (Sironi 2007). Per l’editore Longanesi ha pubblicato “Quella notte a Dolcedo” (2008) e “La tana degli alberibelli” (2009, premio Frontiere-Biamonti, Pagine sulla Liguria); in seguito, “Soggiorno a Zeewijk” (Amos editore 2014) e “L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi” (Exorma 2017). Alcune sue opere sono state tradotte in altre lingue.
> Tutte le attività in programma sono gratuite.
Fonte: Ufficio Stampa