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Polizia provinciale di Firenze, Sì: "La Regione pensi alla lotta ai reati ambientali"

“Gli agenti della polizia provinciale di Firenze devono essere impiegati in prima linea nella lotta ai reati ambientali e devono poterlo fare con continuità”, così Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, spiegano le motivazioni della loro mozione che chiede alla Regione Toscana di rinnovare al più presto la convenzione per gli agenti della polizia provinciale di Firenze, chiedendo di prevedere, fra i compiti assegnati, anche l’attività di vigilanza e prevenzione dei reati ambientali.

“Gli agenti della polizia provinciale - osservano Fattori e Sarti - vivono da anni in un immeritato limbo e una parte consistente della Polizia provinciale, nei periodi in cui l’attività venatoria è ferma, è impegnata a presidiare Palazzo Medici Riccardi o a vigilare il parco di Pratolino. Potrebbero invece dedicarsi con profitto alla prevenzione dei reati ambientali e alla vigilanza in un ambito così delicato. Del resto la Toscana, secondo il Rapporto di Legambiente Ecomafia 2017, risulta al sesto posto nella classifica nazionale degli ecoreati, con 1.722 segnalazioni nei diversi campi dei rifiuti, edilizia, racket degli animali, archeomafia e incendi dolosi.”

“Nell’attuale convenzione, ormai scaduta, le materie di competenza della polizia provinciale fiorentina riguardano solo caccia, pesca e servizi relativi alla viabilità regionale. Mentre la polizia provinciale di Prato, con appena nove agenti, ha ottenuto risultati importanti sul fronte delle discariche abusive e dello smaltimento illegale di rifiuti, potendo svolgere anche funzioni di contrasto ai reati ambientali. Di questo si dovrà tenere conto al momento del rinnovo della convenzione tra Regione e Città metropolitana, che chiediamo venga fatto quanto prima”.

“Chiediamo che d’ora in avanti tutte le convenzioni prevedano l’utilizzo delle diverse polizie provinciali anche nelle attività di vigilanza e prevenzione dei reati ambientali. Questo è ancor più necessario dopo il fallimentare assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’arma dei carabinieri, che ha reso impari la lotta che vede esigue forze dell’ordine impegnate contro inquinamento, bracconieri, trafficanti di rifiuti e organizzazioni dell’ecomafia. La Regione Toscana - concludono i consiglieri Fattori e Sarti - potrebbe così dimostrare di voler fare tutto il possibile per contrastare gli ecoreati”.

Fonte: Redazione Sì - Toscana a Sinistra

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