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Film di Michael Bay a Firenze, la Lega: "Servilismo verso le major americane"

Non si placano le polemiche dopo il primo ciak alle riprese del film “Six Undergound”, girato in questi giorni a Firenze. La città resterà blindata per almeno un mese, creando gravi disagi alla popolazione. Solo poche settimane fa però, l’amministrazione ha fatto sapere di non voler più ospitare il raduno degli alpini previsto per il 2020 a causa dei possibili problemi di ordine pubblico che si potrebbero manifestare.

Sulla questione interviene il leghista fiorentino Jacopo Alberti: ”Capisco bene che girare un kolossal a Firenze possa creare disagi ma, nel contempo, donare alla città una visibilità ulteriore e sicuramente importante. Certo” – prosegue il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale – “non riesco a capire perché una manifestazione di soli 3 giorni promossa dagli alpini, venga vietata con la scusa dell’ordine pubblico”.

“Numeri alla mano” – afferma il consigliere regionale – “la kermesse porterebbe a Firenze e nei dintorni come minimo 400.000 persone (il record è stato 600.000 a Trento nel maggio scorso), con una ricaduta economica prevista di almeno 120 milioni di euro. La città vivrebbe solo 3 giorni, questa la durata del raduno, di confusione, un decimo quindi rispetto al mese di riprese previsto dal film hollywoodiano. Mi unisco quindi al lamento dei sindaci del Mugello che già a inizio mese hanno chiesto un passo indietro rispetto al ripensamento dell’amministrazione. Ancora una volta la Firenze radical chic si prostra ai multimiliardari americani e schifa con scuse inaccettabili un evento che riempirebbe di orgoglio non solo la nostra amata città ma tutta la Toscana”

Fonte: Lega - Ufficio Stampa

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