Cedimento cartello sulla Fi-Pi-Li: le dichiarazioni di Grassi, Verdi e Trombi
"Sarà bene che il Comune faccia tanti controlli piuttosto che essere sollecito, come la Città Metropolitana, solo dopo i crolli. Con il sistema del global service il rischio di perdere il controllo della situazione è reale"
"La caduta del cartello sulla superstrada Fi-Pi-Li nel pisano fa inevitabilmente correre il pensiero, con le dovute proporzioni, a quanto accaduto a Genova. Per fortuna non c'è stato alcun ferito ma non possiamo solo affidarci alla fortuna. - affermano i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi - È sicuramente grave quanto accaduto ma dalla vicenda risulta importante trarre insegnamento per il futuro, anche nella città: la manutenzione è affidata per l'intera FiPiLi dalla Città Metropolitana di Firenze, su delega delle altre due province, ad una associazione temporanea di imprese tra cui figura la società AVR che da settembre prossimo gestirà la manutenzione e il montaggio delle strade e dei ponti della città di Firenze."
"Quanto accaduto deve farci, ancora una volta, riflettere che quando si esternalizza e si decide che siano ditte private a fare la manutenzione e il montaggio, decidendo quali interventi effettuare, c'è il rischio che gli uffici tecnici, sempre più sguarniti da anni di mancate assunzioni e senza mezzi per poter vigilare, perdano il controllo della situazione, e con essi l'ente pubblico. Il global service affida per più anni la gestione completa compresa la responsabilità civile e penale per quanto accade sulle strade al privato: peccato che dirigenti e politici così potranno lavarsi la coscienza dal punto di vista legale e giuridico ma non certo da quello amministrativo e politico se succedono incidenti e le condizioni minime di sicurezza non vengono garantite."
"Speriamo che una volta fatta la scelta, secondo noi non da oggi, sbagliata, di affidare tutte le strade in global service, il Comune decida di fare tutti i controlli che deve sui lavori che vengono effettuati, che non faccia mancare i fondi per ogni intervento di messa in sicurezza e che verifichi che i lavori siano fatti a regola d'arte come da capitolato e che non si spendano soldi inutilmente. Inutile infatti essere solleciti come è stata la città metropolitana, ieri dopo il crollo del cartello sulla FiPiLi, soltanto dopo aver rischiato che qualcuno, passando in auto, potesse subire danni a mezzi, o peggio ancora che rimanessero coinvolte delle persone."
"Monitoreremo da settembre l'avvio del global service fiorentino: siamo sicuri che l'amministrazione continuerà a difendere la propria scelta anche a costo di rassicurare la cittadinanza sull'efficacia del servizio e che verranno fatti i controlli. Quando nello scorso mandato elettorale furono appaltati due su cinque quartieri il Comune riceveva report e analisi tecniche dei lavori fatti dal raggruppamento di aziende private ma non ha mai avuto modo di rilevare contestazioni o di intervenire per controllare i lavori: forse perché la ditta era così brava a fare il proprio compito oppure perché lo strumento del global service si traduce in una delega in bianco, almeno fino a quando non succede qualcosa di grave? Come si può pensare che gli uffici, che in virtù della esternalizzazione vengono persino ridotti nell'organico, siano in grado di controllare un'azienda che interviene su decine di miglia di chilometri di strade e piazze, quando il Comune non riesce neppure a verificare ed intervenire per sanzionare quando società dei sottoservizi aprono e chiudono cantieri in città senza alcun rispetto e fuori dalle norme di ripristino?".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa