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Casa, Cgil Firenze: "Servono risorse economiche"

Nei giorni scorsi il sindaco di Firenze insieme all'assessore per le politiche abitative ha consegnato, nella periferia sud della città, 40 case di edilizia popolare ristrutturate a famiglie utilmente collocate in graduatoria, grazie al sostegno economico di un’importante azienda privata fiorentina.

Questa notizia non può che essere accolta positivamente, ma - pur trattandosi di una iniziativa meritoria - pensiamo che non sia una risposta al disagio abitativo.

In questi anni sono stati tagliati i fondi pubblici nazionali per far fronte all'edilizia pubblica e di conseguenza le Regione e i Comuni non hanno risorse neanche per ristrutturare gli alloggi che si liberano.

Solo a Firenze sono circa un centinaio le case popolari che durante l'anno si liberano, ma a causa di mancanza di fondi per la ristrutturazione vengono riassegnate anche dopo 12 mesi.

È evidente che questo ritardo nel riassegnare gli alloggi contribuisce ad aggravare una situazione che invece avrebbe bisogno di risposte maggiori a causa di un bisogno crescente dovuto al caro affitti, ad un impoverimento dei cittadini e alla precarietà lavorativa.

Servono risorse pubbliche e una politica mirata ed è fondamentale che i Comuni, insieme alla Regione, come più volte ribadito dalla Cgil e Sunia, rimettano al centro del dibattito politico di questo Governo il tema del diritto all'abitare e della precarietà abitativa, che sembra completamente scomparso dall’agenda politica.

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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