Autospurgo, attività bloccate all'80%: la denuncia di Cna Toscana
Danni economici ingenti si prospettano per le imprese autotrasporto di spurgo pozzi neri per conto terzi se i centri di depurazione non iniziano a riaprire per il conferimento dei liquami. A dirlo è Cna Toscana che la scorsa settimana era già intervenuta sul problema dei fanghi, denunciando il rischio del blocco delle attività delle imprese di auto spurgo e i conseguenti disagi per i cittadini.
Purtroppo sembra che l’ordinanza contingibile ed urgente del Presidente Rossi non abbia risolto, almeno nell’immediato, il problema delle imprese del settore: gli auto spurgo stamani mattina, salvo qualche rara eccezione, si sono visti precludere da parte dei centri di depurazione la possibilità di conferire i rifiuti derivanti dalla pulizia delle fognature e delle fosse settiche private.
Ci auguriamo che nei prossimi giorni ci siano maggiori rassicurazioni da parte dei centri di depurazione e da parte della Regione Toscana; il blocco delle attività delle imprese sta producendo danni economici rilevanti, oltre al rischio di non poter intervenire nelle situazioni più urgenti.
Se da un lato è positivo e apprezzabile lo sforzo fatto dalla Regione Toscana, dall’altro non è accettabile che a farne le spese siano le piccole e medie imprese di trasporto, alle quali è del tutto evidente che non si possa attribuire alcun tipo di responsabilità in questa vicenda.
La Regione Toscana imponga ai centri di depurazione di considerare la ripresa dei conferimenti anche da parte degli autospurghi, monitorando e gestendo le situazioni di urgenza. Cna Toscana si augura che tutti gli impianti possano a breve riprendere la normale attività di conferimento anche da parte delle imprese di trasporto.
Fonte: Ufficio Stampa CNA Toscana