Diventare contadino a 18 anni, 26 diplomati nel Chianti
Giovani con la passione e un tesoro fra le mani, la terra chiantigiana. A soli diciotto anni il lavoro del contadino professionista è una realtà. Il sogno di guidare un trattore, potare ulivi e viti, imbottigliare vino e lavorare in cantina si è concretizzato per quasi tutti i ragazzi che hanno frequentato la scuola per contadini, promossa da Chiantiform e dai comuni del Chianti, sostenuta dai Fondi sociali europei attraverso la Regione Toscana Giovanisì. Il 90% degli studenti diplomati al corso biennale professionalizzante, come operatore agricolo, ha trovato una collocazione lavorativa. Sono 26 complessivamente gli studenti che la scuola, con sede e San Casciano, ha visto entrare a 16 anni e diplomato dopo due anni con un’opportunità occupazionale garantita. Per Matteo Marchi si è trattato di un vero e proprio ritorno alla terra, un richiamo all'infanzia, ai tempi di quando a 10 anni giocava sul trattore con il nonno. “Se ho deciso di intraprendere questa strada lo devo a lui – riflette Matteo - la passione del nonno è stata contagiosa, insieme a lui ho scoperto la bellezza di lavorare all’aperto, a contatto con la natura e ho appreso i primi rudimenti delle tecniche di coltivazione, adesso ne ho fatto una ragione di vita, la terra per me è lavoro duro e gratificazione”. Al Palagio dove lavora da circa 4 anni Matteo si occupa di molteplici attività, gestisce la manutenzione, guida il trattore, imbottiglia in cantina, si occupa di accoglienza e degustazioni.
A spiegare gli obiettivi del progetto, attivo da tre anni, sono i sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi e David Baroncelli. “La finalità è duplice – aggiungono - contrasta la dispersione scolastica e crea nuove opportunità per i giovani nel mondo del lavoro, inseriti in uno specifico percorso formativo e professionalizzante, la scuola è articolata su un denso programma lezioni in aula e tra i campi con 800 ore di stage in azienda, stimola interessi e mostra nel concreto e in maniera immediata tecniche e modalità di un antico mestiere anch'esso a rischio a di dispersione”.
Anche per Federico Sabatini che lavora a Villa Le Corti la soddisfazione più grande è stata quella di aver iniziato a lavorare al compimento del diciottesimo anno di età appena uscito dal corso come operatore agricolo. “Se hai voglia di lavorare in vigna il lavoro duro si traduce in una passione realizzata - commenta Federico - il lavoro tra i campi non manca, per questo invito i miei coetanei intenti ad intraprendere un mestiere che questa è la strada giusta e l’opportunità migliore da cogliere”.
A settembre prende il via una nuova edizione della scuola, rivolta a ragazzi di età inferiore ai 18 anni fuoriusciti dal sistema scolastico, pur avendo adempiuto agli obblighi di istruzione. Si tratta di un corso che forma operatori della trasformazione agroalimentare, finanziato per circa 115mila euro da Fondi Sociali Europei, attraverso la Regione Toscana GiovaniSì. Il corso durerà due anni e si compone di 2100 ore complessive di cui 800 in azienda. “Affidiamo il futuro del territorio nelle mani dei nuovi artigiani della terra - proseguono i sindaci – attraverso l’attivazione di un corso sperimentale, tra i primi in Italia, che offre una specializzazione nella trasformazione agroalimentare e dei processi produttivi inerenti olio e vino, prodotti simbolo del Chianti che fanno eco in tutto il mondo”. “Formazione, economia e lavoro, i tre temi che mette in rete il corso drop out - concludono i primi cittadini - un'operazione che favorisce l’incrocio tra domanda e offerta e dà una risposta concreta ad un bisogno reale, ci auguriamo che anche questa edizione possa realizzare i sogni dei ragazzi e implementare le opportunità di impiego nel settore agroalimentare nei nostri territori”. Le iscrizioni si possono effettuare entro il 26 agosto 2018. Le lezioni si terranno nella sede di via della Libertà a San Casciano. Info e iscrizioni: Dorina cell. 349 3371547.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti fiorentino