Capannori, Capezzoli (IdV): "Bene contributi per smaltimento amianto"
L'amministrazione comunale, ricorda Capezzoli referente provinciale dell'Italia dei Valori, ha stanziato 20 mila euro per contribuire alla spesa che i cittadini devono sostenere per lo smaltimento dell'amianto dalle proprie abitazioni e pertinenze. “Le opere possono riguardare demolizioni, sostituzioni, ristrutturazioni e smaltimento di lastre di copertura di fabbricati, materiali che rivestono superfici e strutture applicati a spruzzo o cazzuola, rivestimenti isolanti di tubazioni e caldaie, canne fumarie, serbatoi e simili e pannellature isolanti per pareti o soffitti”. Lo scopo continua l'esponente Idv, è quello di andare a sostenere i lavori di bonifica di questo materiale.
Il contributo potrà coprire fino al 50 per cento delle spese previste per la rimozione o lo smaltimento dell'amianto fino a un massimo di mille euro.
L’amianto conclude Domenico Capezzoli, è pericoloso quando le fibre di cui è composto possono essere inalate. Il materiale è duro e può essere sbriciolato o ridotto in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani..). Le fibre sono fortemente legate in una matrice stabile e solida per cui difficilmente si liberano.
Se l'amianto è compatto, come nel caso di materiali in cemento amianto (eternit), le fibre sono legate in una matrice solida per cui difficilmente si liberano. Lo stesso D.M. 6/9/94 Min. Sanità al punto 7 riporta: "Le lastre piane o ondulate di cemento-amianto, impiegate per coperture in edilizia, sono costituite da materiale non friabile che, quando è nuovo o in buono stato di conservazione, non tende a liberare fibre spontaneamente."