Predazione, Giani: "La difesa della pastorizia sono una priorità assoluta"
“La difesa della pastorizia in Toscana e il ritorno agli investimenti in agricoltura sono una priorità assoluta anche per contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire un equilibrato utilizzo del territorio”.
È con queste parole che il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, si è pronunciato sulle proposte di soluzione del problema della “predazione”, raccolte in un apposito documento, illustrato questa mattina, 3 agosto, in palazzo del Pegaso, da una delegazione del Comitato Pastori d’Italia, rappresentata dal presidente del Comitato stesso Mirella Pastorelli, vice sindaco del Comune di Magliano in Toscana della provincia di Grosseto, dall’ex consigliere regionale Giovanni Barbagli e da alcuni imprenditori del territorio, per lo più allevatori vittime della predazione dei lupi e degli ibridi.
“Nel nostro territorio, la pastorizia è una delle principali fonte di reddito per le aziende di medie e grandi dimensioni qui ubicate – ha dichiarato Mirella Pastorelli –. Più che risarcimenti chiediamo alle istituzioni un intervento serio e fattivo. Ad oggi è stato fatto ben poco, se non nulla, per prevenire il disastro che è sotto gli occhi di tutti”.
“Nelle nostre aziende abbiamo fatto investimenti importanti per la produzione di prodotti che commercializziamo in tutto il modo. Ma i danni che continuiamo a subire ci hanno messo davvero in difficoltà – ha commentato l’imprenditore Luigi Farina, a nome anche di tanti allevatori del territorio grossetano che vedono venir meno quello che hanno costruito in una vita intera –. Tante aziende sono costrette a chiudere”, ha aggiunto, “Vogliamo sapere dalla Regione Toscana e dalle forze politiche che la rappresentano che cosa si intenda fare. Vogliamo sapere se continuare a investire nel nostro territorio in termini di qualità e di occupazione a favore dei giovani o se dobbiamo trovare nuove soluzioni altrove”.
“I danni provocati dai predatori vanno contrastati anche con misure nuove – ha affermato il presidente Giani a chiusura dell’incontro – e a questo proposito occorre che la Regione Toscana valuti tutte le iniziative più opportune per contrastare gli attacchi degli ibridi che stanno provocando centinaia di vittime tra ovini e bovini, fondamentali per il sistema di produzione casearia, cardine dell’identità enogastronomica”.
Le proposte elencate nel documento del Comitato Pastori d’Italia, formalmente inoltrato alle massime autorità istituzionali della Repubblica Italiana, nonché a quelle regionali e locali (compresa l’Azienda usl Toscana Sud Est) spaziano dallo spostamento del lupo dalle zone vocate alla pastorizia, alla formazione dei cacciatori e all’abbattimento dell’ibrido per tutelare il lupo appenninico; dal piano di conservazione e gestione del lupo in Italia alla revisione dei criteri e delle modalità di indennizzo per i danni da predazione; dal pagamento dei risarcimenti ai finanziamenti dell’Unione europea per lo studio dell’ovino e di tutte le problematiche legate all’ambiente in caso della sua scomparsa.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana