A tre anni dal violento nubifragio terminato il piano di ricostruzione del verde pubblico
Nuove piante in grado di resistere ai cambiamenti climatici ma anche ai parassiti come il ‘cancro colorato’: querce, lecci tigli e platani ma anche peri, meli e ciliegi ornamentali. A tre anni di distanza dal tragico nubifragio che devastò il parco dell'Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva e che costò la vita ad Alessio Sabatini, è praticamente terminato il piano di ricostruzione varato dall'amministrazione comunale. Un progetto al quale hanno contribuito anche sponsor privati.
Il 1° agosto del 2015 infatti una violenta tromba d'aria colpì una parte di Firenze Sud. Furono abbattuti 475 alberi solo nel Quartiere 3, di cui 254 al Parco dell’Anconella e dell’Albereta (complessivamente gli alberi caduti, compresi quelli dei giardini privati, furono 1400). Oggi, tre anni dopo, i parchi e i giardini pubblici sono rinati.
Il Parco Anconella-Albereta è stato completamente sistemato. Grazie ad una donazione di Lega Coop di 100mila euro sono stati ripiantati 152 alberi, di cui 32 platani resistenti al cancro. Con le risorse del Comune sono stati inoltre piantati altri 100 alberi mentre con una donazione di General Electric da 18mila euro sono state messe a dimora 30 piante in via Reims e in via di Villamagna. L’aiuto economico di altri soggetti ha infine consentito di piantare altri 10 alberi. L’effetto finale è la ricostituzione dell’intero patrimonio arboreo oltre alla messa a dimora di altri 40 alberi nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda le strutture e gli arredi, grazie alla donazione del Comitato Anconella/Albereta di 30mila euro, sono stati acquistati due gazebo in legno, un gioco per disabili e la nuova staccionata dell’area giochi. La direzione servizi tecnici del Comune ha gestito 200mila euro per risistemare le recinzioni e gli impianti di illuminazione delle strutture sportive di Firenze Sud. La direzione ambiente, infine, avvierà a settembre un insieme di opere del valore di 200mila euro per ripristinare le piattaforme e i ponti in legno della vasca, l’anfiteatro e i percorsi pedonali.
Invece nel Quartiere 2 entro l’inizio del prossimo autunno sarà interamente ricostituita l’alberatura stradale sui lungarni Moro e Colombo, già ripristinata per circa il 60% del totale, mentre sono già stati reimpiantati gli alberi in largo De Gasperi, per un investimento complessivo di oltre 331mila euro. La direzione servizi tecnici ha progettato ed eseguito interventi del valore di 60mila euro per la struttura sportiva della società Floriagafir e 400mila euro per le piscine di Bellariva. La direzione ambiente ha gestito il progetto di ricostruzione dei giardini di lungarno Moro lungo la sponda dell’Arno, inaugurati lo scorso maggio, e lungarno Colombo, per un investimento complessivo di 400mila euro. Altri 20mila euro sono serviti infine per il miglioramento funzionale dei giochi ai giardini di Bellariva dove la ghiaia è stata sostituita con gomma colata.
L’impegno per il verde pubblico da parte dell’amministrazione comunale è quindi molto importante. Solo nei primi 5 mesi del 2018 sono stati oltre 900 gli alberi piantati in città dagli esperti della direzione ambiente. Uno sforzo che ha visto interessati tutti e cinque i quartieri: 648 nuove piante, tra tigli, olmi, platani, pini e alberi di altre specie, sono state messe a dimora nel Quartiere 1 (riva destra dell'Arno), 154 nel Quartiere 2, 20 nel Quartiere 3 (riva sinistra d'Arno), 74 nel Quartiere 4 e 15 nel Quartiere 5. «Nella scelta delle specie – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – abbiamo tenuto conto anche dei cambiamenti climatici che si stanno sempre più frequentemente verificando sul territorio». Questi interventi si sono conclusi entro la fine di maggio. Ma ne sono previsti altri, già dopo la fine dell’estate, ad ottobre, quando si abbasseranno le temperature: una scelta fatta soprattutto per far ‘riposare’ il terreno e, quindi, garantire migliori condizioni di attecchimento alle nuove piante. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore Bettini – è piantare 10mila alberi in tutto il mandato. Abbiamo deciso di affrontare questa sfida perché siamo sicuri di ottemperare ad un principio di dovere e di responsabilità verso le nuove generazioni. Firenze entro il 2019 avrà 10mila alberi nuovi (grazie anche alla realizzazione del nuovo parco del Mensola), ma soprattutto avrà un patrimonio arboreo più sicuro e più adatto a rispondere al cambiamento climatico e che ci consente di salvaguardare ancora meglio la salute e la vita dei nostri cittadini».
Arianna Xekalos e Laura Magni (M5S): “Il Comune qualcosa ha fatto, ma doveva fare molto di più”
“A tre anni di distanza dal tragico nubifragio che devastò il parco dell'Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva non si può di certo dire che il piano di ricostruzione sia terminato.
È innegabile che uno sforzo è stato fatto.
Quando avvengono questi eventi imprevedibili e devastanti è sempre difficile ricominciare, ma è giusto farlo” Commentano Arianna Xekalos e Laura Magni, rispettivamente Capogruppo in Consiglio comunale e consigliera del Quartiere 3 del Movimento 5 Stelle
“Quello che si può constatare oggi, a tre anni di distanza, è che al Parco dell’Anconella manca ancora il verde.
È innegabile che siano stati piantati nuovi alberi, ma verde come prima non ce n’è, quindi manca anche l’ombra ed il Parco è meno fruito rispetto a prima. Non solo, ma un gioco per bambini è ancora transennato da mesi” continuano Xekalos e Magni. “Non capiamo poi perché questa amministrazione sia così affascinata dai peri cinesi, che ha voluto piantare anche all’Anconella.
In un Parco come questo si poteva evitare di piantarli e scegliere altri alberi, sempre nel rispetto del cambiamento climatico di cui è doveroso tener conto.
Per ultimo, ma non meno importante, ci piacerebbe sapere se il conto dei 10mila alberi che l’Amministrazione vorrebbe piantare entro la fine del mandato tiene conto degli alberi abbattuti, soprattutto in questi ultimi due anni”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa