Snaitech, la Fiom ha chiesto un incontro al ministro Di Maio
Abbiamo richiesto un incontro al Ministro Di Maio ed un suo interessamento riguardo l’azienda Snaitech, leader nel settore del gioco, con sedi in Italia a Roma, Porcari (Lu) e Milano, con circa 650 dipendenti complessivi e migliaia di agenzie per scommesse nel territorio nazionale.
Snaitech, dopo la fusione tra Snai e Cogetech, ha attuato un processo di ristrutturazione, preparando un terreno finalizzato anche alle cessione, costato pesanti sacrifici ai lavoratori e riduzioni di personale.
Nel mese di aprile Playtech, ( uno dei principali attori a livello mondiale nella realizzazione e fornitura dedicate al gioco) ha rilevato le quote di maggioranza di Snaitech.
Vi è una Operazione Pubblica di Acquisto in corso, ed il perfezionamento della vendita complessiva dovrebbe avvenire entro fine anno. Probabilmente nel giro di poco tempo Playtech acquisirà il 100% delle quote azionarie di Snaitech.
Le aziende legate al gioco in Italia sono molte e tante hanno sedi in paesi esteri (con intrecci societari complessi e non tutti chiari) ed anche la Snaitech rischia di spostare il baricentro a Londra.
Questa operazione non ci convince.
Playtech parla sempre di strategie, di investimento in redditizia attività per migliorare i ricavi verso mercati regolamentati, ( ma che a nostro avviso vanno regolamentati molto meglio) parlano di stabilire una importante presenza in Italia, di migliorare la competitività, ma mai di sviluppo, di crescita, garanzie occupazionali, delle prospettive e delle missioni future delle sedi operative in Italia.
L’azienda ovviamente non ci ha presentato nessun piano industriale e nell’incontro svoltosi il 20 giugno c.a. la Snaitech ha ufficializzato anche di voler applicare a tutti i lavoratori il contratto del terziario, cercando così di mettere fuori dalla discussione il sindacato più rappresentativo, la Fiom, ma soprattutto hanno voluto evadere la discussione riguardo le prospettive.
La Snaitech sa bene che non può disapplicare dal 1 novembre 2018 (così come ci ha scritto formalmente) il contratto collettivo nazionale dell’industria metalmeccanica.
Abbiamo inviato all’azienda una diffida in quanto si cerca di ledere un diritto e, ovviamente, se l’azienda non recede dalla sua decisione unilaterale, ci riserviamo ogni azione nelle competenti sedi. A nostro avviso cercano di farci parlare del contratto nazionale e aziendale per non rispondere alla richiesta della presentazione di un piano industriale.
Ciò che ci interessa capire sono le prospettive dell’azienda e, visto che le concessioni legate a questo settore sono pubbliche, chiediamo che siano rilasciate solo a seguito di chiare garanzie per i lavoratori ed i cittadini, e non nell’esclusivo interesse del profitto privato.
Il gioco d’azzardo è un industria a tutti gli effetti, la terza per numero di addetti in Italia, produce utili enormi ed è sempre più stretta nelle mani di pochi.
Lo Stato trae enormi incassi da questo settore, ma va assolutamente regolamentato a garanzia di tutti. Pertanto, abbiamo chiesto al Ministro che vengano esaminate attentamente operazioni di passaggi societarie poco chiare.
Massimo Braccini, Coordinatore Nazionale Fiom Cgil Gruppo Snatech.