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Fiorentina, Giani ricorda il giorno della rinascita

Eugenio Giani

Morte e rinascita di una squadra gloriosa. A sedici anni esatti di distanza, il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, torna sulla rinascita della Fiorentina dal fallimento della società guidata da Vittorio Cecchi Gori. “Esattamente in questo giorno di sedici anni fa, il primo agosto 2002, la nuova Fiorentina nasceva con la firma del sottoscritto, assieme al Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici. Allo stesso tempo, la morte della vecchia Fiorentina veniva sancita dal Consiglio federale, che si riuniva a Roma, in via Allegri, nella sede della Federazione italiana giuoco calcio”.

Quel giorno, Giani, allora assessore allo sport del Comune di Firenze, si recò in Federcalcio, “per evitare che la Fiorentina, radiata, ripartisse dalla terza categoria, tra i dilettanti. Andai a perorare la causa di una città, portai un messaggio di speranza. Il presidente Franco Carraro aveva riconosciuto al Comune la possibilità di intervenire in Figc: parlai di quanto Firenze aveva dato in termini di passione calcistica, con la squadra capace di vincere due scudetti, e del suo contributo alla storia del calcio, con la sede del ritiro della nazionale nel centro tecnico di Coverciano, con la sede del calcio semiprofessionistico, che ancora ospitiamo”.

“Chiesi una deroga alla radiazione – racconta ancora Giani –, attraverso la costituzione di una nuova società che potesse ripartire almeno dalla C2, appellandomi all’articolo 52 del Codice sportivo per il calcio. Ricordo che i vari rappresentanti delle squadre, il presidente Franco Sensi per la Roma, Antonio Giraudo per la Juventus, Adriano Galliani per il Milan, dissero: ‘L’assessore ha ragione, consentiamo alla Fiorentina di ripartire dalla C2, con una nuova società che venga da loro stessi costituita’. E questo avvenne: la sera, con il sindaco, costituimmo a nostro nome la nuova società e nei giorni successivi animammo l’interesse imprenditoriale, che arrivò dalla famiglia Della Valle, che il 10 agosto capitalizzò la nuova società a sette milioni di euro, partendo dai nostri ventimila euro. La Fiorentina ripartì, per il primo anno, con il nome di Florentia Viola, prima del riacquisto dei titoli sportivi dal curatore fallimentare”.

Una ricostruzione appassionata di un passaggio che resta nella storia della squadra viola e porta il presidente del Consiglio regionale “a dire, anche oggi, ‘ora e sempre Fiorentina’. Nessuna squadra si identifica così tanto con la propria città, nessuna città si identifica così tanto con il proprio club”. E ricorda con orgoglio i 17mila abbonati viola nell’anno della C2, “un record che resisterà a lungo”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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