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Farmaceutico militare di Firenze, la Fp Cgil: "No esternalizzazioni, si assuma"

Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, i lavoratori hanno segnalato alla Fp Cgil la preoccupazione circa la possibile esternalizzazione della raccolta e lavorazione della cannabis e dei farmaci orfani. Infatti, in un incontro informale con la Rsu qualche mese fa, il Direttore dell’Agenzia Industrie Difesa ha dichiarato che si sta prendendo in considerazione la possibilità di cedere a ditte esterne la gestione e la coltivazione della cannabis. Tutto questo perché, a causa dei pensionamenti e del mancato turn over, si sta verificando una forte carenza di personale che mette a rischio l’intera produzione, alla luce anche di futuri prepensionamenti (circa 4/5 lavoratori).
La Fp Cgil Firenze dice “no” alle esternalizzazioni e chiede al Direttore che venga portato avanti un forte piano occupazionale per far sì che le lavorazioni restino all’interno dello Stabilimento, realtà storica e produttiva del Quartiere 5 di Firenze. I lavoratori dello Stabilimento attualmente sono una quarantina, tra questi poco meno della metà rappresenta personale tecnico: per la Fp Cgil è auspicabile tornare alla dotazione organica di qualche anno fa, superiore a 50 unità.
Inoltre, la Fp Cgil ribadisce la necessità che lo Stabilimento torni a essere un Ente del Ministero della Difesa, svincolandolo dal vincolo del pareggio di bilancio e facendone un Ente di pubblica utilità, non sottoposto alle regole non sostenibili del libero mercato. Oggi il ministro della Salute Grillo ha visitato lo Stabilimento: la Fp Cgil coglie l’occasione per ribadire le sopracitate richieste al Governo.

LA VICENDA

Nel 2015 il Governo decise di coltivare la Cannabis Sativa a fini terapeutici in Italia, vista la crescente domanda, scegliendo, in collaborazione col Ministero della Difesa, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Dopo una iniziale produzione di 100 chili di cannabis, visto che questa mole non era sufficiente a soddisfare la sempre maggiore richiesta, dal 2018 è stata aumentata a 300 chili.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa

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