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Don Paolo si rifugia a Fabbriche di Casabasciana, ma il paese non lo vuole: parte la raccolta firme

Continua la mobilitazione contro don Paolo Glaentzer, il parroco che avrebbe abusato di una bambina di 11 anni a Calenzano. La novità arriva da Bagni di Lucca, o meglio dalla frazione di Fabbriche di Casabasciana, sulla strada che dal capoluogo va verso l'Abetone. Gli abitanti del piccolo paese non vogliono don Paolo e hanno iniziato una raccolta di firme.

Il settantenne è agli arresti domiciliari e ha una casa di proprietà proprio a Fabbriche di Casabasciana, un immobile acquistato dal fratello anni fa. Ha scelto la Valle del Serchio per allontanarsi dai riflettori, ma il paese è pieno di giornalisti e telecamere. Probabilmente infastiditi, i cittadini hanno deciso di passare ai fatti, come scrive Il Corriere della Sera.

I cittadini hanno in mente una raccolta firme da estendere a tutta Bagni di Lucca, in modo tale da far arrivare la protesta al sindaco Michelini e al vescovo di Lucca Castellani. L'intento è quello di allontanare don Paolo Glaentzer da Fabbriche di Casabasciana. Uno dei motivi dell'inopportunità della presenza del parroco è dovuta alla vicinanza di una scuola materna vicino alla sua abitazione. La casa, però, è di proprietà e quindi la protesta potrebbe cadere nel vuoto.

 

 

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