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Bekaert, nulla di fatto a Roma. Sindacati "O sospendono la procedura o impossibile trattare"

“Se l’azienda non fa uno sforzo sui tempi è davvero impossibile trovare un accordo, anche per noi che vorremmo iniziare ad entrare nel merito della trattativa. Se rimane la pregiudiziale della chiusura al 4 settembre davvero è impossibile trattare.”

Così il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, commenta l’incontro svoltosi oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno.

L’azienda ha presentato il documento atteso, ma resta infatti ferma alla data del 4 settembre, entro la quale chiede di trovare l’accordo, proponendo solo altri 30 giorni di tempo per chiudere tutta la procedura (si arriverebbe così a inizio febbraio). Un orizzonte di tempo che secondo la Fim Toscana non può bastare a trovare un compratore e mettere in piedi un credibile progetto di reindustrializzazione dell’area, che per il sindacato resta l’unico obiettivo perseguibile.

“Abbiamo ribadito – aggiunge Beccastrini – la nostra richiesta di sospendere la procedura per poter trattare. Per noi è una pregiudiziale imprescindibile. I rappresentanti italiani di Bekaert si sono solo impegnati a riferire ai vertici belgi. Nei prossimi giorni la Fim Toscana chiederà anche un pacchetto di ore di sciopero da attuare nello stabilimento Bekaert di Cagliari, a sostegno della nostra vertenza.”

Mercoledì prossimo, alle 17, si svolgerà una nuova assemblea in fabbrica a Figline, per riferire ai lavoratori e decidere la strada da prendere.

L'assessore alle Attività Produttive e allo Sviluppo del Territorio del Comune di Figline e Incisa Valdarno, Sauro Testi: "Sindacati e istituzioni, in modo unitario, hanno nuovamente richiesto all’azienda la sospensione della procedura di licenziamento.
Questa è l’unica strada per parlare in modo serio e concreto di reindustrializzazione, l’unico modo per mettere in tutela lo stabilimento di Figline e i suoi 318 lavoratori.
Adesso aspettiamo la risposta dai vertici Bekaert, con l’auspicio di un’inversione di rotta rispetto all’atteggiamento di chiusura dimostrato finora”.

La posizione della UILM dopo l'incontro al Mise di oggi pomeriggio

Si è tenuta oggi pomeriggio al Mise una riunione per la vertenza Bekaert di Figline Valdarno (Firenze). L’azienda è rimasta ferma nel suo proposito di non sospendere la procedura di licenziamento che riguarda tutti i 318 lavoratori dello stabilimento, che prevede entro il 4 settembre la chiusura del sito.

“Per la UILM resta imprescindibile la sospensione dei licenziamenti, senza la quale non è pensabile di intavolare una trattativa seria e concreta che permetta la reindustrializzazione del sito e quindi salvare i posti di lavoro - ha detto all’uscito dell’incontro il Segretario respinsabile UILM Firenze Arezzo Davide Materazzi - Su questo punto non arretriamo di un millimetro e chiediamo all’azienda di fare uno sforzo per venire incontro ai lavoratori e non pensare soltanto al proprio tornaconto. In ballo ci sono famiglie da tutelare, nonché una realtà industriale di un territorio che non può essere svilita e umiliata”.

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