Bando per il commercio, dal Centrodestra: "Fallimento a Pontedera"
Meno di dieci richieste per il bando finalizzato a sostenere l’apertura di nuove attività commerciali il cui termine è scaduto il 30 giugno e che vede al momento la valutazione delle domande da parte della commissione. Quando si dice che i numeri parlano. Nel bene e nel male. Le cifre in questione raccontano di un tessuto commerciale cittadino stanco, sfiduciato e scettico nei confronti dell'operato dell'amministrazione. La crisi c'è, e chi lo nega non è onesto. Ma proprio in un momento delicato come quello attuale vince che si ingegna, chi osa, chi scommette. Il format della Notte Bianca è lo stesso da dodici anni, con numeri costantemente al ribasso. Sono lontani i tempi del Piazzone stracolmo di giovani e famiglie per il concertone. Da diverse edizioni, ormai, quello che dovrebbe essere l'evento di punta della manifestazione riesce a radunare soltanto poche centinaia di spettatori. Ma non tutto accade per caso. E anche la crisi del commercio cittadino ha le sue radici ben chiare. Amministratori comunali che nell’ultimo decennio sono stati distanti dal commercio e dai cittadini, figli di logiche politiche che si sono basate più sull’appartenenza a un partito o corrente che su meriti e competenze specifiche. E così è accaduto ad Angela Pirri, vicesindaco e assessore allo sviluppo commerciale. E sia chiaro, nessuno vuole mettere in croce Pirri. Lei è soltanto una delle vittime del sistema di governo della città. E nel frattempo in centro abbondano le catene e sbocciano i ristoranti multietnici, puntualmente chiusi con ordinanze ad hoc per la pericolosità delle persone che li frequentano. Parlare di sviluppo è bello, conoscere la metodologia per concretizzarlo, però, è tutto un altro paio di maniche. Ogni assessorato deve essere consegnato nelle mani di chi è competente in materia. Il Comune è un'azienda al servizio del popolo. E nelle aziende i ruoli vanno scelti con cura. Altrimenti si rischia il collasso. Noi abbiamo le idee chiare su come rilanciare il commercio e gli investimenti in centro città e in tutto il comune da una sinergia costante con i commercianti dando risposte concrete alle loro richieste, a una stretta alle attività etniche, a un sostegno reale alle attività artigianali tradizionali e storiche, a una costante attività di restailing e decoro urbano, alla garanzia della sicurezza. Queste sono solo alcune delle nostre idee ma che fanno ben capire che vogliano ridare fiducia e far tornare ad essere il comune un partner affidabile e sincero e non un nemico tiranno che punta a far cassa e a fare iniziative senza logica.
Matteo Arcenni (Fdi e Cdx Valdera) e Giorgio Vannozzi (FdI)