Aggrediti militanti della Lega a Firenze: centrodestra solidale
Tre persone hanno aggredito i militanti della Lega di Firenze mandando sottosopra il banchino informativo e gettando in strada il materiale del gazebo di via Masaccio. La denuncia arriva direttamente dai militanti del Carroccio, che affermano: "Il peggio si è evitato solo grazie al rapido intervento degli agenti della Digos che hanno prontamente fermato l'atto vandalico ed incivile ed identificato gli aggressori.
"La libertà di manifestazione in questo paese se non si è allineati a sinistra è attaccata e messa in discussione anche fisicamente", dichiara la responsabile leghista di quartiere Sonia Grimaldi, tra gli aggrediti.
"Un fatto gravissimo che da un lato ribadisce la profonda insicurezza che c'è nella città di Firenze, e dall'altro il fatto che è l'estrema sinistra quella intollerante ed antidemocratica. La seconda aggressione che avviene in meno di un anno ad anno di un nostro gazebo a Firenze. Un episodio triste per la democrazia fiorentina, soprattutto perché mai le istituzioni cittadine rivolgono la loro solidarietà neppure ai militanti aggrediti. Evidentemente una parte della sinistra è sistematicamente votata a portare avanti le proprie idee la politica con la violenza", dichiara il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni.
"Piena e incondizionata solidarietà alla Lega per la vergognosa aggressione subita da tre suoi militanti che stavano distribuendo materiale a un gazebo in via Masaccio. Purtroppo in questa città albergano ancora sentimenti antidemocratici e in alcuni settori della società e della politica fiorentine resta ancora l'idea per cui aggredire l'avversario politico è in qualche modo giustificabile. Ogni discorso è inutile finché permarrà questa mentalità antidemocratica e profondamente incivile. Agli amici della Lega la vicinanza mia personale e di tutto il coordinamento fiorentino di Forza Italia". Lo scrive in una nota il coordinatore di Forza Italia Firenze, il vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
L'atto è stato fortemente stigmatizzato dal Senatore Manuel Vescovi, Segretario regionale della Lega, dall'Onorevole della Lega Guglielmo Picchi, Sottosegretario agli Affari Esteri e da Jacopo Alberti, Consigliere regionale leghista.