Calici di Stelle, quattro notti magiche in Rocca
Ottimi vini, musica di qualità ma anche molto altro ancora. Torna sabato 4 e domenica 5 agosto 2018 e poi ancora giovedì 9 e venerdì 10, nei freschi giardini di olivi della Rocca di Carmignano, “Calici di stelle”. Accade dal 1999, un format nazionale arricchito dalla locale Pro Loco edizione dopo edizione, con il patrocinio del Comune che mette a disposizione lo spazio.
“E’ una festa per enonauti esperti e per neofiti – ricorda il presidente Carlo Attucci, assieme agli altri membri del consiglio impegnati da settimane e con i quaranta e passa volontari già pronti per le quattro sere – . E’ una festa per curiosi che sul vino (e i vini di Carmignano in particolare) vogliono saperne di più ma perfino per le famiglie. Quest’anno abbiamo anche uno sponsor in più, Allianza assicurazioni, oltre al sostegno confermato di Chianti Banca ”. Una festa adatta a chi anche solo vuole passare una sera e una notte al fresco con un panorama da sogno e lo sguardo che dal giardino della rocca medievale, contesa nei secoli da eserciti contrapposti, abbraccia tutta la piana tra Firenze, Prato e Pistoia.
Una festa con le stelle in cielo da rimirare (sdraiati sul prato o davanti ad un telescopio accompagnati dagli esperti astrofili del gruppo “Margherita Hack” di Firenze), con i divertenti laboratori e giochi per bambini delle associazioni Cetra e Pandora, la mostra di fotografia di Marina Barbati presentata da Photolovers e una di pittura con Chiara Giorgi, oltre naturalmente alla musica dal vivo e l’enogastronomia, protagonista come sempre. La colonna sonora della festa, dal palco sospeso che si affaccia sulle luci della piana, sarà quest’anno quella dei “The Di Maggio Connection” (4 agosto) e la loro miscela esplosiva di rock’n roll, psychobilly-chore e neoSurf-rock, quella soul in un viaggio fino soul-pop contemporaneo dei “New Bogarts Soul Set (5 agosto), le atmosfere anni ‘50 swing, boogie woogie e twist dei “The Twisters” (9 agosto) e il rhythm & blues e pop anni ‘50 e ‘60 dei “Last minute Dirty Band” (10 agosto).
Le ultime due sere la proposta musicale addirittura raddoppia con i “Mr. Dixie Maching Band”, gruppo itinerante di tre ottoni e un banjo a giro per i giardini della Rocca. L’enogastronomia, con vini, affettati, formaggi, pizze, dolci, biscotti e qualche primo e secondo piatto, sarà rappresentante da undici fattorie dal consorzio e dai ristoratori e artigiani del gusto delle colline medicee. Saranno presenti, ospiti, anche alcune aziende di Franciacorta. Un’occasione per appagare il corpo, oltre che l’anima e la curiosità. Sommellier (e produttori) saranno a disposizione per rispondere ad ogni domanda sui blasonati supertuscans e sui Doc e Docg di Carmignano, insigniti trecento anni fa, nel 1716, di una Doc dal granduca Cosimo III dei Medici, quando Doc e garantite ancora non esistevano e dunque la più antica in Europa. Un vanto e privilegio condiviso con Chianti, Pomino e Val d’Arno di Sopra.
Sulla storia del vino mediceo tre anni fa il Comune ha pubblicato il libro, “Il Carmignano. Il vino del granduca che varcò l’oceano”. Per bere serve poi un calice in cristallo: costa tre euro, compresa la tracolla. Ma chi ne avesse già uno lo può portare da casa. Laboratori e concerti sono invece tutti gratuiti. I cancelli apriranno alle 20, giusto in tempo per godersi un suggestivo tramonto, e potranno entrare anche gli amici a quattro zampe.
Due euro l’ingresso (gratis i bambini fino a dodici anni) e consumazioni a pagamento (ma non obbligatorie), scambiando gli euro in ‘grappoli’. Insomma, una festa per tutti. Altrimenti non si spiegherebbero i numeri: il record è del 2017, con quasi seimilacinquecento ingressi paganti in quattro giorni, ovvero la formula lunga degli ultimi anni. All’inizio la festa era infatti solo il 10 agosto, la notte di San Lorenzo, quando è tradizione alzare lo sguardo al cielo a caccia di stelle cadenti al cui guizzo legare un desiderio inconfessato. Poi le serate sono cresciute ed è aumentato anche il pubblico: carmignanesi e turisti, anche stranieri, che soggiornano sulle colline del Montalbano, pratesi, fiorentini, pistoiesi e qualcuno che di volta in volta arriva anche da più lontano, fin dalla costa.
Fonte: Ufficio Stampa