Gandola (FI): "Fossi violò la par condicio, condanna dell'Agcom"
L’autorità per le garanzie nelle comunicazione dando torto al sindaco Fossi ha accolto il ricorso presentato da alcuni candidati nelle liste di Adriano Chini ritenendo che l’amministrazione comunale abbia violato il divieto sancito dall’art. 9 della legge n. 28/2000 sulla parità di accesso ai mezzi di informazione.
Avuta notizia della delibera dell’AgCom, Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia annuncia la presentazione di un question time urgente al Sindaco Fossi che, come accertato dall’autorità garante, ha sfruttato la sua posizione per avvantaggiarsi in campagna elettorale.
Intanto i fatti. A scadenza del proprio mandato, il Sindaco Fossi, con protocollo del 18 maggio, provvedeva ad inviare una lettera a duemila famiglie in cui avvisava dell’imminente inizio dei lavori in via Santa Maria per il rifacimento della medesima, con lo scopo di realizzare la rete fognaria, il posizionamento della fibra ottica e della nuova illuminazione pubblica.
Immediatamente apparve evidente come tutto ciò avvenisse in violazione della legge in questione sussistendo il divieto alla pubblica amministrazione di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace svolgimento delle funzioni.
Al riguardo, continua Gandola, noi di Forza Italia depositammo prontamente una denuncia all’autorità competente mentre i candidati delle liste di Chini inviarono un ricorso all’Agcom oggi accolto con la delibera n. 299/18CONS
Quanto è costata la stampa e la spedizione di quella lettera? Adesso chiediamo che tutte le spese sostenute dall’ente siano rifuse dal Sindaco stesso, commenta Gandola.
Il fatto così come accertato, tuttavia, manifesta una grave violazione della par condicio testimoniando come l’ente comunale continui ad essere utilizzato in modo partigiano, come cosa e casa propria in sommo spregio dei cittadini, conclude il capogruppo azzurro.
Fonte: Forza Italia Campi Bisenzio