Festival Puccini, debutta venerdì il nuovo allestimento di La Boheme
Cresce l’attesa per la proposta del nuovo allestimento del capolavoro pucciniano LA BOHEME che andrà in scena il prossimo 27 luglio (replica 3 agosto) nel cartellone del 64° Festival Puccini di Torre del Lago.
La struggente storia d’amore di Mimì e Rodolfo (Elena Mosuc e Francesco De Muro), la spensierata allegria e i sogni della giovinezza sullo sfondo di una Parigi “in esplosione” in tutti i campi delle arti sarà messa in scena a Torre del Lago in una produzione che è un omaggio all’ Impressionismo francese.
Nelle scene Leila Fteita ricostruisce il vibrato della luce che si posa sulle case di Parigi con una pittura mossa come facevano i pittori impressionisti sulla loro tela. Ci saranno i grandi viali che caratterizzano i grandi boulevard, un grande caffè al centro - il Cafè Momus - mentre il terzo atto é un omaggio al capolavoro di Claude Monet “ la gazza “.
Leila Fteita firma anche i costumi che saranno in stile con il periodo parigino che segna il trapasso tra l 800 e il 900 . Donne e uomini molto eleganti che passeggiano con ombrelli cappellini per le strade di Parigi . E in mezzo a tutto questo fervore la storia dimessa di Mimi .
C’è un punto della Bohème nel 3 atto (la Barriera d’enfer) in cui Mimì canta: “soli d’inverno è cosa da morire…ci lasceremo alla stagion dei fior”. È una delle pagine non solo più efficaci dal punto di vista musicale e drammaturgico di Puccini, ma racchiude in sé il vero leit motiv dell’intero dramma: la compartecipazione del cuore. – Così Alfonso Signorini descrive il suo approccio registico all’opera- Ogni azione, ogni accento, ogni dramma che si sviluppano nel corso di quest’opera meravigliosa trovano un pieno significato nel tentativo di capirsi e di essere capiti. Le schermaglie amorose tra Musetta e Marcello, i tira e molla tra Mimì e Rodolfo non cantano altro che il bisogno di sentirsi capiti e di sentirsi amati.
Dimentichiamoci per una volta di Mimì distrutta dalla tisi, con lo scialletto di lana sulle spalle, talmente ingenua da fermarsi sulla porta di Rodolfo in attesa che il vento spenga il suo lume. Mimì seduce con la sua grazia, con la sua femminilità, con la sua civetteria. Quando Rodolfo le chiede: “che faremo al ritorno?” Lei risponde con un: “curioso” che racchiude tutta la sensualità e l’erotismo del miglior Puccini. A Torre del Lago, nel teatro adiacente alla dimora dove il Maestro mise in musica la triste storia di Mimì e Rodolfo, l’opera andrà in scena con un cast di interpreti straordinari, diretti da Alberto Veronesi che del repertorio pucciniano è un raffinato esecutore. “ ho diretto la mia prima Bohème proprio qui a Torre del Lago; è un’opera che amo particolarmente, quattro quadri, come affreschi separati, che non guardano più allo svolgersi drammatico dell'azione, ma che presentano una situazione particolare: cartoline di vita bohémien. La musica è bellissima, basti pensare all'aria di Mimì nel finale "Ma quando vien lo sgelo": un momento di bellezza musicale indescrivibile che lascia senza fiato
”.
Mimì sarà il soprano rumeno Elena Mosuc vera stella del belcanto e considerata dal pubblico e dalla critica una delle maggiori interpreti del bel canto romantico . Rodolfo Francesco Demuro, tra i migliori tenori italiani dotato anche di grande capacità attoriale mentre nei panni di Musetta la bravissima Lana Kos, già acclamata dal pubblico di Torre del Lago nei panni di Liù. Mauro Bonfanti sarà Marcello Daniele Caputo è Schaunard, Alessandro Guerzoni Colline . Completano il cast
Benoit Angelo Nardinocchi
Alcindoro Carmine Monaco D’Ambrosia
Parpignol Federico Bulletti
Sergente dei doganieri Filippo Lunetta
Un doganiere Andrea Del Conte
Scene e Costumi Leila Fteita
Disegno luci Valerio Alfieri
Assistente alla regia Luca Ramacciotti
Orchestra e Coro Teatro di Tblisi
Coro delle Voci Bianche del Festival Puccini
Maestro del Coro voci bianche Viviana Apicella
BIGLIETTERIA
Biglietti da € 19,50
Tel. 0584359322
Fonte: Fondazione Festival Pucciniano - Ufficio Stampa