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Napoleone, una mostra alla Palazzina dei Mulini

Due importanti collezioni ispirate all’epopea napoleonica si incontrano in una mostra allestita al Teatro della Palazzina dei Mulini del Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Elba, utilizzato per la prima volta come sede espositiva.

41 incisioni della raccolta di Fondazione Livorno e 500 soldatini della raccolta “Alberto Predieri”, appartenente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, contribuiscono a rinnovare l’interesse  per un luogo, il suggestivo complesso dei Mulini di Portoferraio, in cui la presenza di Napoleone continua ad esercitare il suo fascino e a richiamare attenzione da parte di un vasto pubblico internazionale.

La mostra curata da Monica Guarraccino e Giuseppe Adduci, verrà inaugurata il 31 luglio 2018 e resterà aperta per tre mesi, fino al 31 ottobre. Dopodiché sarà trasferita a Firenze dove verrà riproposta  nel 2019.

L’interesse per Napoleone da parte di Fondazione Livorno, che ha organizzato questa esposizione attraverso il proprio ente strumentale Fondazione Livorno – Arte e Cultura, ha preso avvio nel 2007, con il progetto Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana, un percorso di approfondimento culturale condiviso con il Museo delle Residenze Napoleoniche dell’Elba. Le ricerche sono sfociate in numerose iniziative realizzate sul territorio della provincia e culminate nelle celebrazioni, nel 2014, del bicentenario dell’arrivo di Bonaparte all’Elba. Contemporaneamente la Fondazione ha ampliato la sua collezione di stampe dedicate alla storia di Livorno, acquisendo una raccolta di stampe napoleoniche, ispirate spesso dallo stesso Imperatore, di cui oggi espone al pubblico un nucleo di 41 incisioni.

Dai primi successi militari del giovane generale a Tolone nel 1793, fino all’esilio a Sant’Elena, e alla morte il 5 maggio 1821, il mito napoleonico viene raccontato attraverso una serie di incisioni, prevalentemente di produzione italiana, della prima metà del XIX secolo, che si distinguono dalla classica iconografia napoleonica per l’originalità dell’esecuzione e l’uso del colore.

Dalla “Collezione Alberto Predieri”, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, arrivano invece i 500 soldatini di piombo esposti in questa mostra. Fanno parte di una raccolta di 1700 esemplari riproducenti soggetti di un periodo storico che va dal XVIII secolo al Risorgimento Italiano, con particolare attenzione al periodo napoleonico. Il Professor Predieri, docente di diritto pubblico e grande esperto di economia, di storia e di storia dell’arte, aveva raccolto per tanti  anni questa stupenda collezione di soldatini, di cui era esperto conoscitore. Dopo la sua scomparsa nel 2001, la consorte Signora Francesca Rousseau ha donato la collezione, unica al mondo per il suo genere, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, perché la esponesse al pubblico. Dopo essere stata presentata in due mostre temporanee, oggi è collocata in esposizione permanente nella prestigiosa sede della Fondazione, nel centro di Firenze, in via Bufalini.

Nella mostra all’Elba sono presenti soldatini tratti dall’esposizione permanente di Firenze, ma anche pezzi della collezione che vengono esposti per la prima volta al pubblico.

In occasione della mostra, grazie anche al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, il Teatro della Palazzina dei Mulini è stato recuperato all’uso museale ed oggi, dopo tanti anni di chiusura al pubblico, è sede di una iniziativa che celebra l’Imperatore.

Fonte: Ufficio Stampa

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