CR Firenze monitora i distretti: concia e calzature della Zona del Cuoio in crescita
Nell’analisi del Monitor dei Distretti della Toscana, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze, nel primo trimestre del 2018 le esportazioni distrettuali toscane realizzano una crescita in linea con il dato nazionale (2,0% verso 2,4%) e soprattutto mantengono un andamento positivo dopo un 2017 che ha identificato la Toscana come una delle regioni più brillanti.
L’export distrettuale nel periodo gennaio-marzo ha raggiunto 3,8 miliardi pari al 45% dell’export regionale, portando la Toscana a posizionarsi come terza regione italiana dopo Veneto e Lombardia.
Si conferma centrale il comparto della moda, con la Pelletteria e Calzature di Firenze (+69 milioni;+7,4%) che oltre a rafforzare la propria presenza all’estero continua ad attrarre investimenti in un distretto riconosciuto dai principali player per le proprie competenze e il valore del capitale umano.
Bene anche le realtà a monte della filiera come la Concia e Calzature di Santa Croce (+13,8 milioni;+6,2%). Nel tessile e abbigliamento si distinguono i distretti del Tessile e Abbigliamento di Prato (+24,9 milioni; +6,9%) grazie in particolare all’abbigliamento, e il Tessile e Abbigliamento di Arezzo che ha visto concretizzarsi anche la quotazione di Monnalisa, azienda di abiti per bambini, sul mercato AIM di Borsa Italiana. Dopo le crescite del 2017 (+32,7%) il distretto della Pelletteria e Calzature di Arezzo subisce un calo (-29,3%) che potrebbe essere legato anche a politiche distributive dei principali operatori e che comunque è stato interessato da un importante investimento del Gruppo Prada che ha inaugurato la nuova sede a Valvigna.
Soffrono le esportazioni del distretto Calzaturiero di Lucca (-12,1%), mentre le vendite all’estero del Calzaturiero di Lamporecchio continuano il trend positivo (+4,0%). Sempre all’interno del settore moda, il distretto Orafo di Arezzo risente del calo di vendite negli Emirati Arabi Uniti e complessivamente registra una riduzione del 2,6%.
La filiera agro-alimentare conferma i valori del primo trimestre 2017 con andamenti sostanzialmente stabili in tutti e tre i distretti: Florovivaismo di Pistoia, Olio toscano e Vino dei colli fiorentini e senesi. Il distretto del Cartario di Capannori si mostra sempre più centrale per il comparto del tissue sia grazie alla produzione che alla componente meccanica e registra una crescita di oltre 36 milioni (+14,1%) sostenuta dalla presenza di investimenti diretti nel territorio e dal consolidarsi della leadership nei mercati internazionali.
Conferma l’intonazione positiva anche la Camperistica della Val D’Elsa che raggiunge un nuovo punto di massimo delle esportazioni negli ultimi dieci anni pari a 187 milioni (+22,3%) in un solo trimestre. In ripresa anche il distretto della Ceramica di Sesto Fiorentino (+13,4%), mentre il distretto del Marmo di Carrara segna un lieve rallentamento (-1,4%) legato alla componente di marmo lavorato.
Continua sulla scia del 2017 la crescita di vendite dei beni distrettuali verso la Svizzera (+24,7%), utilizzata come polo logistico da alcuni importanti operatori del comparto moda. Crescono anche le vendite verso la Cina (+34,7%) grazie al Cartario di Capannori e al marmo grezzo del distretto Lapideo di Carrara. Per i distretti toscani si registra un calo nei primi tre mesi del 2018 nelle vendite verso gli Stati Uniti (-7,8%).
In un momento positivo per la farmaceutica italiana, il Polo Farmaceutico Toscano si distingue tra le realtà monitorate come quella con il maggior tasso di crescita delle esportazioni (+62,8% rispetto alla media dei poli farmaceutici nazionali del +16,6%), ottenuto in particolare con aumenti in Francia (134%), Stati Uniti (+155,9%) e Polonia (+432%).
Le attese per il secondo trimestre si confermano positive; tuttavia lo scenario sarà condizionato dall’inasprirsi delle minacce protezionistiche che stanno interessando gli scambi mondiali.
“Per la soddisfazione dell’intera economia regionale, il primo trimestre 2018 conferma, per le esportazioni distrettuali toscane un andamento sostanzialmente positivo e in linea con l’andamento nazionale – osserva Luca Severini, Direttore Generale di Banca CR Firenze e Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – In particolare la centralità del comparto della moda è un ottimo segnale per il futuro, così come la capacità di attrarre investimenti grazie alla qualità e alle competenze distintive espresse dal territorio. L’eccellenza del Polo Farmaceutico toscano ha poi portato a risultati veramente significativi, con aumenti delle esportazioni andati ben oltre le più rosee previsioni”
Fonte: CR Firenze - Ufficio stampa