Offese e botte a minori, la magistratura indaga su un podere nel Mugello
Il Mugello trema alla possibilità di un altro caso Forteto: la casa famiglia Podere Pilano di Reggello è sotto l'occhio della magistratura perché la vedova del fondatore Renato Scarpelli, Laura Clementi, e il figlio Maurizio Scarpelli sono sotto processo per maltrattamenti. L'inchiesta partì 2 anni fa indagando su tre ragazzini: nessun contatto per loro con coetanei e genitori, divieto di uscire, vessazioni, offese e botte. La ricostruzione del pm Sandro Cutrignelli confligge con la buona impressione della struttura: Scarpelli nel 2005 divenne anche cavaliere su nomina dell'allora presidente Carlo Azeglio Ciampi.
I COMMENTI
Jacopo Alberti, consigliere regionale della Lega e portavoce dell’opposizione: "Ci auguriamo che quanto ipotizzato dalle indagini non sia la cruda realtà, ma se così non fosse ci troveremo di fronte ad una sorta di “Forteto bis” questa volta collocato a Reggello. Anche in questo caso specifico ci sono di mezzo dei minori che potrebbero aver subito vessazioni presso il podere Pilano, storica comunità dedita all’accoglienza di ragazzi. Una vicenda che pare alquanto complessa e delicata che deve essere giustamente affrontata con la massima attenzione dagli inquirenti e dalla magistratura, considerata anche la nomea ad oggi complessivamente positiva del centro in questione. Ricordiamo che pure il famigerato Forteto era stato più volte oggetto di apprezzamenti. A questo punto, ritengo doveroso un interessamento delle Istituzioni e quindi mi accingo a predisporre un atto in cui chiederò degli approfondimenti sulla tematica, non per sostituirmi a chi è preposto a fare piena luce sulla vicenda, ma perché penso che la politica, specialmente quando si tratta d’ipotetici atti compiuti nei confronti di minorenni, non possa fare come gli struzzi.”
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Elisa Tozzi, Consigliere comunale reggellese che si dice sorpresa da quanto appreso dalla stampa. “Per decenni questa struttura ha rappresentato in questo Comune un esempio di impegno, sia in campo sociale che come base operativa della Protezione civile nell’antincendio boschivo. Per Reggello se le cose stanno effettivamente così, il fatto è sicuramente grave e penso che lo stesso Consiglio comunale, nell’ambito delle sue prerogative e nel rispetto della Magistratura, dovrà certamente occuparsene.”