FI provincia di Firenze: "Basta reticenze sul Forteto"
Tutti i Consigli Comunali della provincia di Firenze riconoscano la natura di setta distruttiva dell’Associazione Il Forteto, chiedano al governo di adottare opportune misure di sostegno per coloro che hanno subito gravi violenze e danni diretti e indiretti dal sistema de Il Forteto e a verificare con urgenza la sussistenza dei presupposti per la nomina di un commissario che gestisca la cooperativa agricola.
Dopo la Mozione presentata alla Camera dei Deputati dal Vicecapogruppo di Forza Italia onorevole Stefano Mugnai, tutti gli eletti di Forza Italia nei diversi comuni della provincia di Firenze, presenteranno analogo Ordine del giorno. E’ giunto il tempo che tutti i Comuni della cintura fiorentina si esprimano nel merito scacciando ogni tipo di reticenza.
Si esprime così Paolo Giovannini, Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze unitamente ai suoi vice Coordinatori Paolo Gandola, Giovanni d’Uva, Silva Gurioli e Maria Teresa Lumachi.
Quella del Forteto, commentano i rappresentanti azzurri, è una storia che ancora oggi sembra non volersi concludere: dopo due processi di primo grado e di appello in cui sono state raccolte prove di abusi e maltrattamenti; due sentenze di condanna in cui si afferma che non è mai venuto meno il rispetto del diritto di difesa degli imputati, con la scarcerazione di Rodolfo Fiesoli, avvenuta il 5 Luglio scorso, sembra essersi riaperto quello scandalo giudiziario che si trascina fin dagli anni settanta.
Adesso basta tentennamenti, tutti i consigli comunali della provincia esprimano all’unisono,
piena solidarietà a tutte le vittime del sistema Forteto e piena partecipata solidarietà alle loro famiglie e alla luce delle vicende note, incalzino il governo italiano sulla necessità di istituire la Commissione d’inchiesta parlamentare sugli affidi dei minori.
Non è un caso se una vicenda come quella del Forteto si sia verificata in Toscana e non altrove: l’egemonia prima culturale che politica che vi è stata ha provocato inevitabili atteggiamenti di conformismo a ogni livello, continuano i rappresentanti azzurri.
La storia del Forteto è anche la storia di un “corto circuito istituzionale” di cui la comunità del Forteto ha beneficiato per decine di anni con l’avallo del tribunale dei minori di Firenze, della Regione Toscana ed anche dei Governi locali di centro sinistra.
L’ordine del giorno chiederà poi ai consigli comunali di invitare il parlamento ed il governo a porre all’ordine del giorno della Commissione giustizia l’introduzione della fattispecie di reato ascrivibile a forme di maltrattamento istituzionale, poiché proprio per via istituzionale tanti bambini e minori in difficoltà venivano collocati all’interno della comunità del Mugello, alle porte di Firenze. Accertamenti delle responsabilità politiche e della pubblica amministrazione, stretta sui controlli nelle comunità e strutture di accoglienza, ratifica del Terzo protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo con attivazione di tutti i meccanismi di tutela che porta con sé e portare «il caso Forteto» fino all’Onu sono tra i punti qualificanti dell’atto che sarà presentato da tutti gli eletti di Forza Italia nella diverse assemblee cittadine. Riconoscere la natura di setta distruttiva dell’Associazione Il Forteto, sostenere coloro che hanno subito gravi violenze e danni diretti e indiretti dal sistema de Il Forteto e chiedere la nomina di un commissario che gestisca la cooperativa agricola così da scinderla dai legami con associazione e fondazione, sono richieste di buon senso che ci aspettiamo trovino unanime concordanza in ogni sede in cui l’atto sarà depositato e discusso, concludono Giovannini, Gandola, D’Uva, Gurioli e Lumachi.
Forza Italia