Serata Interclub Rotary con Zia Caterina e il taxi Milano 25
Zia Caterina, con il suo Taxi Milano 25, posteggia al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci per dare forza al suo messaggio e raccogliere, grazie ai club Rotary Filippo Lippi, Montecatini Piana di Lucca e Rotary Club Prato, i contributi che serviranno ad acquistare e mettere in moto il Taxihome (un camper) per i suoi supereroi. Il progetto nasce dal sogno di Zia Caterina di realizzare il primo TaxiHOME al mondo, una casa viaggiante speciale come il suo Taxi Milano 25, dove i suoi bambini, affetti da disabilità motorie, dovute a patologie oncologiche, possano giocare e vivere le emozioni di un viaggio raggiungendo luoghi e paesaggi altrimenti irraggiungibili. “TaxiHome l'ho coniato perchè ero disperata, non voglio che la gente mi dia dei soldi, voglio che creda in un'idea - dice Zia Caterina (Caterina Bellandi) - Ho costruito un taxi 14 anni fa dalla morte di Stefano, il mio compagno, è il più bello del mondo e lo sapete perchè? Perchè non volevo che morisse, no, mi stava sull'anima la storia della morte. Io credo e non volevo credere che la morte m'avesse portato via tutto e volevo fare un taxi che potesse ricordarmi che lui c'è sempre ed è qui con me. Dopo 14 anni dovevo trasferire tutto questo in un progetto nuovo perchè i miei bambini ci stavano un po' stretti nel taxi, perchè l'ultimo viaggio che feci con Stefano lo feci in camper e perchè un bambino che ha una sofferenza ha bisogno di una casa dietro e allora io mi sono messa in testa che potesse essere più bello viaggiare in TaxiHome. Arrivare da qualche parte, scoprire un territorio, viaggiare, perchè è il viaggio quello che cambia le cose, conoscere la gente dove ti fermi. Partire, fermarsi, restare, scambiarsi amore e ripartire con la gioia nel cuore.” Nell'occasione erano presenti due supereroe insieme alle loro famiglie Eleonora da Cefalù e Adriana da Acquaviva che sono state catturate dalla magia di Zia Caterina "L'abbiamo conosciuta il primo e il secondo giorno che siamo arrivate a Firenze. Io avevo 9 anni - dice Adriana - mentre io ne avevo 5 - spiega Eleonora - e avevo un pò di timore ma lei mi ha lasciato il suo numero e dopo 3 giorni l'ho richiamata e adesso è la mia zia più forte. Io voglio diventare un attrice - continua Adriana - mentre io vorrei fare la poliziotta penitenziaria come mio padre - sorride Eleonora - ogni giorno ci sentiamo con Caterina e quando dobbiamo venire a fare i controlli siamo fortunate perchè basta sentirla e lei c'è". "I bambini hanno bisogno di uno spazio accessibile e fruibile - dice Zia Caterina - così come succede nel Taxi Milano 25, devono sentirsi travolti da una dimensione fatata ed incantata, dove ogni desiderio potrebbe avverarsi; una piccola wonderland dove il viaggio diventa condivisione di momenti speciali e magici, indipendentemente dalla meta, che nella maggior parte delle volte, è un ospedale o un centro terapeutico". Per tutto questo e l'amore che porta verso la comunità è diventata l'ambasciatrice toscana della solidarietà.
Fonte: Ufficio Stampa