Niente più 'Genitore A e B' a Empoli, il centrodestra: "Una vittoria, ma vigileremo"
Niente più 'Genitore A' e 'Genitore B', almeno a Empoli. Negli asili nido empolesi, compilando la modulistica per l'iscrizione, si trovavano i termini 'Genitore A' e 'Genitore B' al posto di 'Padre' e 'Madre'. La questione ha incontrato il disappunto del centrodestra e di molti cittadini. Andrea Poggianti, capogruppo in Consiglio comunale per Il Centrodestra per Empoli, si è fatto portatore di questa istanza.
La questione era stata dibattuta in Consiglio comunale, poi la terza commissione Scuola e quella Affari Generali si sono incontrate e hanno deciso come agire. Al termine della riunione, è stato deciso di proporre alla giunta comunale una modifica affinché scompaia la dicitura incriminata e arrivi 'padre/madre e soggetto con responsabilità genitoriale', una triplice scelta da barrare con una croce nel modulo apposito.
Lo stesso Poggianti, assieme a Alessandra Gatto di Fratelli d'Italia Empoli, ha parlato pubblicamente della cancellazione: "Combattiamo l'ideologia gender, ma è un vaso di pandora che scoperchia tutti i mali del mondo. Allo stesso tempo confermiamo la nostra vigilanza su eventuali abusi anche nella nuova formulazione dei moduli di iscrizione alle scuole d’infanzia di Empoli".
Lucia Masini, capogruppo di Forza Italia e del Centrodestra all’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, ha affermato: "Per noi è una vittoria, non solo per le famiglie ma anche per la città di Empoli. Non dimentichiamo che la nostra è una realtà abbastanza vasta. Vigilare rimane comunque un compito da portare avanti. Senza la collaborazione dei cittadini non riusciamo a sapere tutti, spesso non ci è consentito l'accesso agli atti, quindi è fondamentale è l'aiuto delle famiglie".
Forte è la soddisfazione anche per Le Manif por Tous, rappresentato da Silvia Terreni: "Accogliamo con favore la assurda divisione tra A e B. In attesa di verificare le nuove diciture, rimane alto il livello di guardia contro certi abusi amministrativi". Infine ha espresso la sua opinione Tessa Gnesi, presidente dell’Associazione Via, Verità e Vita di Empoli: "C'è il rischio che si cancellasse una certezza esistenziale primaria, ovvero il babbo e la mamma. La nostra vittoria è la vittoria dell'ovvio, lascia l'amaro in bocca perché è stato fatto ricorso a una cordata di persone per dire ciò che era normale".