Educazione civica nelle scuole, subito decine di firme a Firenze
Decine di firme in pochi minuti per reintrodurre l'educazione civica nelle scuole italiane: è stato preso d'assalto il gazebo di Anci Toscana allestito stamani in piazza Beccaria e inaugurato dal presidente dell'associazione dei Comuni e sindaco di Prato Matteo Biffoni e dal sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dalla vicesindaca Cristina Giachi. A Firenze è dunque partita nel migliore dei modi la campagna nazionale dell'Anci a sostegno della legge di iniziativa popolare che ha l'obiettivo di riportare l''educazione alla cittadinanza' come materia di studio autonoma, con propria valutazione, nelle scuole di ogni ordine e grado. In concreto, si propone di istituire un’ora settimanale della materia, con lo studio della Costituzione, del principio di eguaglianza e di rispetto dell'altro, dell’educazione digitale, ambientale e alimentare.
"Il contesto sociale ormai è cambiato - ha detto il presidente Biffoni - Siamo tesi tutti a guardare un po' troppo al nostro orticello e un po' troppo poco al benessere collettivo. L'idea ripristinare le basi culturali del vivere comune e della capacità di relazionarsi con la comunità che ti sta intorno, può essere davvero utile e in particolare per le giovani generazioni. Vedo già dalla raccolta stamani che c'è grande interesse e condivisione su questa proposta. Se tutti i Comuni di mobilitano, credo che si possa raggiungere l'obiettivo in breve tempo". Andranno raccolte 50mila firme in sei mesi: un traguardo possibile, visto che le adesioni dei Comuni continuano ad arrivare all’Anci da tutta Italia. In Toscana sono già più di trenta, e in questi giorni la proposta è all’ordine del giorno di giunta di moltissime amministrazioni. Oltre che nei gazebo sarà possibile firmare fino alla fine dell'anno negli uffici comunali, dove sarà distribuito materiale informativo e illustrato l’articolato della proposta, che “vuole esprimere il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali, che avvertono tutta l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani”.
La proposta di legge è stata depositata in Corte di Cassazione il 14 giugno e quella di oggi è la prima di una serie di giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, che prevede anche eventi, declinati città per città, per coinvolgere quanta più gente possibile: genitori e giovani, chiunque senta il bisogno di contribuire a questa battaglia di civiltà.
Fonte: Anci Toscana - Ufficio Stampa