Educazione alla cittadinanza, Falorni invita alla raccolta firme a Castelfiorentino
Un tempo si chiamava Educazione civica. Ma l’insegnamento era accorpato a quello di Storia, e quindi lasciato alla sensibilità e alla buona volontà dei vari docenti, maestri e professori. A partire dagli anni Ottanta, ha cambiato nome più volte, fino a scomparire come materia scolastica vera e propria, con un orario definito. Oggi, si punta a ripristinarla.
E’ questo l’obiettivo della proposta di legge di iniziativa popolare formulata dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) alla quale aderiscono Sindaci di tutta Italia (tra cui il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, che per primo aveva lanciato l’idea) e per la quale da domani – venerdì 20 luglio - si raccolgono le firme in tutti i Comuni italiani affinché l’“Educazione alla cittadinanza” possa diventare una materia scolastica, con voto autonomo, nelle scuole di ogni ordine e grado.
Una proposta che partendo dalla constatazione del “progressivo indebolirsi” nelle nuove generazioni e nella scuola “del senso di responsabilità e del rispetto reciproco”, nonché del “crescente scollamento delle generazioni più giovani dal senso delle esperienze di guerra e di lotta al nazifascismo”, possa far tornare sui banchi di scuola lo studio della Costituzione per conoscere diritti e doveri dei cittadini, recuperare il valore della memoria, affermare i concetti di pace, fratellanza, libertà, uguaglianza.
Adesione piena alla proposta di legge viene dal Sindaco, Alessio Falorni, da sempre in prima linea nella difesa della legalità, nell’educazione al rispetto delle regole e dei principi di convivenza civile.
“Rivolgo un appello a tutti i miei concittadini – sottolinea il Sindaco – affinché possano venire in Comune già da domani per firmare questa importante proposta di legge, che punta a insegnare ai giovani il valore della nostra Costituzione, i suoi principi, i diritti e anche i doveri a cui siamo tenuti, tutti, senza distinzioni, se davvero intendiamo vivere in libertà senza invadere quella altrui, in un clima di rispetto reciproco, del patrimonio pubblico, delle regole in generale. Educare alla cittadinanza significa appunto questo: comprendere il valore della libertà ma anche dei suoi limiti, che sono dettati dal rispetto nei confronti degli altri. Da Sindaco, ho potuto constatare quotidianamente quanto vi sia bisogno di accrescere il livello di consapevolezza e di responsabilità individuale per una corretta gestione delle relazioni umane. Vale per chi risponde male agli anziani quando gli fanno notare un comportamento sbagliato, e vale per chi rompe gli arredi pubblici. Vale per chi intasa i bagni della scuola, e per chi gioca al pallone mettendo a rischio i più deboli.”
“Già le nostre scuole – prosegue Falorni - sono impegnate in progetti formativi di grande rilievo, e di questo rendo merito agli insegnanti e ai dirigenti che si sono prodigati in questi anni per far sì che l’insegnamento fosse più prossimo all’educazione che al nozionismo. Credo, tuttavia, che una materia specifica, passibile di una vera valutazione, su questi temi, possa contribuire ulteriormente a formare cittadini migliori, i cittadini del futuro”.
Le firme per la proposta di legge si raccolgono all’URP di Castelfiorentino, aperto dal lunedì al sabato (ore 9.00-13.00) più anche i pomeriggi di martedì e giovedì (ore 16.00-18.00).
Per ulteriori informazioni e una lettura integrale del testo della proposta di legge:
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821212&IdDett=64123
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa