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Detenuta in gravidanza da mesi a Sollicciano, la denuncia Uil-Pa

"Di solito apprendere di essere in uno stato di gravidanza per la maggior parte dei casi è comunemente un evento di gioia, ma quando ciò sembrerebbe essere avvenuto in un istituto penitenziario e che la protagonista sia una detenuta da mesi ivi ristretta, la questione pone molti interrogativi essendo vietata la pratica del sesso in carcere". Ne dà comunicazione il segretario generale regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco.

"Nel carcere di Sollicciano ormai nulla più sconcerta essendo ormai alla deriva più totale su tutti i fronti, compreso il mancato rispetto degli accordi locali che ha inciso notevolmente sull’U.O. ove il fatto sembrerebbe essere avvenuto. Ovviamente tutto accade con l’indifferenza dei vertici regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria posti da mesi a conoscenza di ciò che succede nel penitenziario. Il caso di Firenze Sollicciano e della sua gestione è significativo, dove a pagare il dazio, da mesi, sono solo e sempre gli agenti di polizia penitenziaria sia in termini di sanzioni disciplinari che di giudizio annuale oltre a vedersi comprimere giornalmente i propri diritti". Conclude Grieco: "Se l’amministrazione penitenziaria non interviene con coraggio e immediatezza altre notizie negative giungeranno al cospetto".

Fonte: Uil-Pa

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