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Fabiani fa il punto sul PD: "Un'assemblea per discutere delle sconfitte"

"Serve un'assemblea per discutere. Per discutere delle cause delle tante e ripetute sconfitte che in Toscana sono state più cocenti che altrove.  O vogliamo, per l'ennesima volta, nascondere la testa sotto la sabbia?! 

Non risolveremo tutto con un nome. Non è di questo che dovremo parlare sabato.

L'assemblea regionale del Partito Democratico deve essere l'occasione per un bagno di umiltà e per riaprire il Partito, per questo avevo proposto che venissero invitati sindacati, associazioni e personalità della società toscana e magari i rappresentanti delle altre forze del centrosinistra e del civismo. 

Perché non è più rinviabile una discussione, già troppe volte colpevolmente rimandata, sulle rotture che si sono prodotte in questi anni nel profondo della società toscana e sullo stato di salute del Pd. Chi ha impedito in questi anni questa discussione, chi ha continuato a minimizzare liquidando ogni sconfitta come una vicenda locale, non può continuare a tenere in ostaggio il Partito. 

Invece si intende utilizzare l'assemblea del 21 per superare una reggenza collegiale e unitaria e andare ad eleggere un segretario a maggioranza, a pochi mesi dal congresso previsto in autunno. Non accetteremo niente che somigli ad altri atti arroganza e prepotenza, che stridono sia con gli sforzi fatti da tutti in precedenza e che avevano prodotto una reggenza unitaria sia con il tentativo di avviare unitariamente una riflessione a livello nazionale con Martina. Anche chi, come me, non ha condiviso quasi niente delle scelte fatte dal gruppo dirigente in Toscana in questi anni, si era comunque messo a disposizione per dare una mano quando Parrini e la sua segreteria si sono dimessi. Ho accettato di far parte di quella reggenza perché speravo fosse finita una fase e che ci fosse la volontà di aprirne una nuova e ritenevo che nessuno potesse sottrarsi alle proprie responsabilità e che dovessimo tutti dare un contributo per superare divisioni e incomprensioni. Adesso prendo atto che si vuole passare da una reggenza frutto di una scelta condivisa ad una nuova imposizione che sarà il frutto di una scelta di parte. E lo si intende fare all'interno di un'assemblea eletta più di 4 anni fa, il cui mandato è scaduto sia sul piano formale che sul piano politico poiché è evidente che non rappresenta più il Pd. Il segretario deve essere scelto dagli elettori e dagli iscritti al congresso e non da un gruppo dirigente che ha esaurito la sua funzione. Sarebbe molto più utile investire il nostro tempo per preparare bene la fase congressuale e per fare in modo che non si tratti solo di un congresso "ordinario" del Pd ma di una vera e propria fase costituente della Sinistra italiana e toscana. A me ora interessa discutere di politica, di contenuti e coinvolgere quante più persone possibile in questa discussione. Al Pd della Toscana serve una forte discontinuità di politiche oltre che di politici. Il mio appello è rivolto a tutti, a tutte le persone di buon senso che hanno a cuore la nostra comunità politica. 

Non si tratta di una resa dei conti fra non renziani e renziani, e, per quello che vale, io mi impegnerò perché nemmeno il prossimo congresso regionale si giochi su questo terreno, ma piuttosto sia una scelta fra continuità e discontinuità.

Tra chi intende perseverare con metodi e politiche che ci hanno portato a sbattere e chi chiede si apra una nuova fase.  Sono sicuro che su questa impostazione le carte all'interno del Pd si rimescoleranno e soprattutto molte di quelle energie che sono fuori dal Pd potranno riattivarsi. Per costruire un altro Pd, aperto e inclusivo, in grado di rompere le filiere fondate sulla fedeltà e di valorizzare le migliori esperienze che sono emerse sui territori.

Per sabato chiedo e confido in un ripensamento. 

Perché non è accettabile che si continui a sfuggire dalla necessità di una discussione e di una fase congressuale vera, autentica. 

Se così fosse,  saremmo costretti a non partecipare all'assemblea affinché coloro che hanno deciso di ostacolare questo percorso e di mettere in atto questa forzatura se ne assumano pienamente la responsabilità. Noi inizieremo a lavorare per salvare il Pd e la Sinistra in Toscana. "

Valerio Fabiani Reggenza PD Toscana

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