Guerra ai tarocchi agroalimentari: a Vallombrosa firmato accordo tra carabinieri e Coldiretti
Coldiretti firma un accordo con l’Arma dei Carabinieri per lottare contro contraffazione e frodi alimentari e promuovere la tracciabilità dei prodotti enogastronomici e di artigianato, le attività di ricerca in campo agricolo e l’educazione ambientale.
All’Abbazia di Vallombrosa a Reggello (Fi), “Capitale” dei forestali italiani, in occasione delle celebrazioni in onore del patrono dei forestali San Giovanni Gualberto, il Generale C.A. Antonio Ricciardi, comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri e il Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa teso a rafforzare la cooperazione tra le due organizzazioni.
L’obiettivo, nell’ambito delle specifiche competenze, è quello di tutelare la sicurezza dei consumatori e il patrimonio agroalimentare e ambientale nazionale.
“La collaborazione – ha detto Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana, presente all’evento - sarà incentrata su iniziative per la tracciabilità dei prodotti enogastronomici e di artigianato e per la lotta alla contraffazione, sulla promozione di attività di ricerca e approfondimento per l’efficienza biologica delle coltivazioni e su iniziative di educazione e diffusione della cultura ambientale”.
Alla giornata vallombrosana, che ha visto la consueta accensione della “Lampada votiva forestale”, hanno presenziato anche il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri.
“La nostra Organizzazione - ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - da sempre persegue la strada della legalità, non a caso ha promosso la nascita dell’Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare, per cui ben vengano, quindi, le collaborazioni come questa ed i controlli effettuati dalle forze dell'ordine grazie ai quali vengono smascherati casi di tarocchi alimentari sempre più diffusi che mettono a rischio la salute dei cittadini, l'ambiente e il territorio, oltre al tessuto economico delle nostre imprese".
I saloni della prestigiosa Abbazia sono stati anche scenario ideale per un gustoso banchetto chiaramente a base di prodotti tipici della Toscana, sotto la sapiente regia degli Agrichef di Terranostra Camagna Amica, guidati da Diego Scaramuzza, e non è mancato il momento della solidarietà con la Comunità Monastica custode del luogo.
Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa