Trentamila firme contro Buscemi, Diritti in Comune: "Conti come le tre scimmiette"
"Non vedo, non sento, non parlo". Il neo sindaco Conti ha scelto la modalità delle tre scimmiette per amministrare la nostra città in queste prime settimane. È questa la linea di condotta assunta su quello che è diventato un vero e proprio caso nazionale: la nomina di Andrea Buscemi come assessore alla cultura. Più di 30.000 firme, decine di associazioni che chiedono le dimissioni di Buscemi sono state completamente ignorate. Venerdì 13 luglio depositeremo una mozione di sfiducia: chiediamo al sindaco che la inserisca all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 17 luglio, come previsto dal Regolamento dell'assemblea. Siamo certi che Conti non si sottrarrà a questo dovere e che martedì si possa discutere il nostro documento.
Evidenziamo lo stesso atteggiamento anche rispetto alla lettera che abbiamo inviato lo scoso 29 giugno, in cui chiedevamo al primo cittadino se fosse vero che agli incontri con i vertici delle società partecipate avesse preso parte anche Edoardo Ziello. Anche su questo il silenzio è stato totale, quando sarebbe bastata una semplice smentita per chiudere la questione. Nel frattempo l'onorevole Ziello continua a fare il “badante" agli assessori in tutte le occasioni istituzionali, in un corto circuito democratico e istituzionale intollerabile. Sembra quasi che Conti sia un prestanome invece di essere il primo cittadino.
Ad oggi, inoltre, non abbiamo nessuna notizia su cosa voglia fare il sindaco su alcune importanti scadenze, quale ad esempio il Documento Unico di Programmazione, un atto fondamentale nell’amministrazione del Comune. Lo stesso atteggiamento di indifferenza, silenzio e inazione ha caratterizzato il nuovo sindaco su tre questioni di primaria importanza per la città, su cui lo abbiamo invitato a prendere parola.
La prima è che il prossimo 19 luglio scadrà il bando di gara per l’appalto delle pulizie degli uffici e degli spazi comunali. Sulla base dei servizi richiesti e dell’importo a base di gara, esiste il rischio concreto che le lavoratrici possano subire un consistente taglio del numero di ore e conseguentemente degli stipendi, che già adesso sono di poche centinaia di euro al mese, per un lavoro pesante e con orari faticosi.
La seconda è che il governo nazionale, in cui il partito del sindaco di Pisa ha un notevole peso, mostra di sostenere il progetto della seconda pista di Peretola, nonostante il suo pesante impatto ambientale, le forti criticità del procedimento di autorizzazione, le indirette ricadute negative sull’aeroporto di Pisa. Ad oggi non sappiamo nulla di cosa l’amministrazione voglia fare per contrastare il progetto che, nei mesi di campagna elettorale, era stato criticato attaccando l’operato del PD.
La terza riguarda la disdetta del contratto integrativo dei lavoratori e delle lavoratrici dell’aeroporto di Pisa coinvolti nel piano di esternalizzazioni deciso da Toscana Aeroporti, corrispondente a un pesante taglio delle buste paga. Su questo atto grave, come su molte altre questioni poste dalla società, il sindaco potrebbe svolgere un ruolo attivo facendo valere il ruolo del Comune come socio pubblico. Cosa che fin qui non ha neanche accennato di voler fare.
Dal momento che il sindaco Conti fin qui ha dimostrato di non vedere, non sentire e non parlare, saremo noi a spingerlo a pronunciarsi, su queste e altre questioni rilevanti per la città, a partire dal primo Consiglio comunale del 17 luglio.
Fonte: Diritti in Comune