Unione dei Comuni nel comprensorio, Ferraro: "Clamoroso fallimento dei purosangue della politica"
Quattro anni fa il PD del comprensorio del cuoio inserì nell’agenda politica dei vari Comuni la costituzione, dell’Unione dei Comuni.
Le Giunte PD di San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto e Montopoli in Val d'Arno improvvisamente scoprirono i presunti miracolosi effetti della nuova struttura amministrativa non elettiva chiamata Unione dei Comuni la quale non era una semplificazione dell’esistente ma un nuovo Ente dotato di propria sede, proprie strutture politiche e amministrative, che si aggiungeva al Comune e alla Provincia. Un grande pastrocchio che avrebbe complicato la vita dei cittadini, aumentato le poltrone e diminuito la democrazia.
Nonostante non fosse chiaro cosa doveva fare la cosiddetta Unione dei Comuni, quali potevano essere i vantaggi per i cittadini, la parola d’ordine del PD fu perentoria, l’Unione dei Comuni doveva essere fatta a tutti i costi.
Il centrodestra di San Miniato si oppose con determinazione alla folle idea di introdurre un nuovo e inutile poltronificio, chiedendo l’effettuazione di un referendum popolare consultivo per ascoltare il parere dei cittadini. La proposta del referendum fu respinta da tutta la sinistra e il PD fece approvare dal Consiglio Comunale la istituzione dell’inutile progetto.
Oggi i sindaci fanno una clamorosa retromarcia, riconoscono la inutilità e i rischi del piano e annunciano la revoca della delibera con la quale nel 2014 venne decisa l’istituzione dell’Unione dei Comuni.
I cittadini che nel passato hanno dato fiducia al centrodestra e ai suoi eletti in seno al Consiglio Comunale ora hanno la prova che la loro fiducia fu ben riposta. Coloro che venivano additati come conservatori e incapaci di comprendere le innovazioni si sono rivelati migliori dei “purosangue” della politica sempre pronti a sbeffeggiare e a trattare con spocchiosa sufficienza gli avversari.
La Caporetto dell’Unione dei Comuni si somma al disastro del Project Financing, vicenda nella quale la sinistra, con in testa i suoi “purosangue”, anche in tale occasione rigettò spocchiosamente le proposte del Centrodestra e non volle istituire la Commissione di indagine, con la drammatica conseguenza che ora il Comune di San Miniato, oltre a dover subire i pesanti danni derivanti da un contratto scellerato e dannoso per San Miniato tra l’altro mai approvato dal Consiglio Comunale, è stato pure condannato a pagare alla controparte privata 10 milioni di euro per inadempienze contrattuali.
Roberto Ferraro, già capogruppo PDL in Consiglio comunale di San Miniato