Premio giornalistico 'Letizia Leviti', tre premiazioni a Palazzo Vecchio
Un nome importante tra gli inviati di guerra per il premio REPORTER DI FRONTIERA. Un grande entusiasmo, dimostrato dalle giovani generazioni di giornalisti che hanno accolto con passione il premio UNDER 35 con la pioggia di candidature arrivate ininterrottamente dall’apertura dei bandi fino alla scadenza del 15 giugno scorso. Una qualificata selezione per il premio GIORNALISMO TELEVISIVO – PROFESSIONISTI.
Tre buoni motivi per conoscere da vicino i vincitori e partecipare all'imperdibile appuntamento il 18 luglio alle 18 nel Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio per la seconda edizione del Premio giornalistico Letizia Leviti in partnership con SkyTG24: una serata-evento con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ordine Nazionale dei giornalisti, aperta, come lo scorso anno, al grande pubblico.
Al centro, ancora una volta i valori che Letizia Leviti ha da sempre ricercato nell’esercizio della sua professione: onestà intellettuale, cura del linguaggio e chiarezza espositiva. Questi, i requisiti che, le giurie d’eccezione, da giorni al lavoro per studiare tutti i materiali pervenuti, stanno ricercando fra le candidature proposte. Soltanto chi, a loro insindacabile giudizio, più degli altri avrà saputo dare voce a un giornalismo capace di appassionare e approfondire, libero da ogni condizionamento, frutto di verifiche, di confronto e di ascolto, riceverà il premio.
Tre premi che interpretano i valori e l'impegno del giornalismo dei nostri giorni, attraverso tre distinti temi: la frontiera, il linguaggio delle nuove generazioni, il linguaggio della tv, nella viva voce dei premiati e delle giurie che li hanno scelti.
Ad aprire e a concludere la premiazione sarà un’inedita compagine, l’ORCHESTRA FUTURA, fondata dall’Associazione Leviti e quest'anno diretta da Edoardo Rosadini. Nata dal desiderio di unire esperienze diverse e complementari, l’orchestra è formata da alcuni professori che hanno suonato nell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e nell’Orchestra della Toscana, e da giovani allievi dell’Orchestra Galilei e dell’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole. Maestri affermati e giovani promesse della musica classica suoneranno insieme, durante la cerimonia del 18 luglio, portando sul palco maturità, freschezza e condivisione. I sessanta elementi interpreteranno il primo movimento - Allegro - dal Concerto per flauto e arpa K. 299 e la Sinfonia K. 385 “Haffner” di W.A. Mozart.
“La nascita di una nuova compagine orchestrale è sempre da festeggiare: sono molto felice che i giovani della Scuola di Musica di Fiesole possano partecipare ad una simile, importante iniziativa - ha dichiarato il Sovrintendente della Scuola Lorenzo Cinatti - Sedersi accanto agli esperti professori d’orchestra, finora ascoltati solo dalla platea delle sale da concerto, sarà per loro un’occasione di crescita e di grande emozione. Partecipare a questo evento speciale, in memoria di una giornalista che ha saputo comunicare le vicende del complesso mondo di oggi e testimoniare la più alta e nobile umanità, sarà certo per i nostri ragazzi un’esperienza indimenticabile”.
“L’insegnamento di Letizia Leviti è molto chiaro: la buona informazione non è mai troppa, anzi in Italia è troppo poca - ha detto il sindaco Dario Nardella -. Quando si parla di buona informazione si parla di quell’importante lavoro fatto di professionalità, dedizione e passione di chi ogni giorno dedica tutto se stesso per raccontare la realtà. Come diceva Letizia Leviti: l’informazione, e dunque i giornalisti e tutti coloro che lavorano in questo mondo, non devono raccontare alle persone ciò che esse vogliono sentirsi dire, ma devono raccontare la realtà, perché se perdiamo l’abitudine di distinguere la realtà da quello che è altro, ovvero propaganda, racconto, commento, interpretazione, perdiamo anche la capacità di essere buoni cittadini, buoni amministratori e dunque di essere un buon Paese”. “Per questo - ha aggiunto Nardella - l’informazione è decisiva per la democrazia.
Una buona democrazia ha bisogno di buona informazione e di tanti bravi giornalisti. Se non si investe nell’informazione vuol dire che non si investe nel Paese”.
“Sono particolarmente grato che lo spirito e gli obiettivi dell’associazione abbiano trovato conferma anche in questa seconda edizione del premio - ha affermato il presidente dell’Associazione Letizia Leviti Giovan Battista Varoli -. L’entusiasmo, la passione e professionalità con cui hanno lavorato le giurie e in particolare i giovani giurati del premio under 35, l’aiuto di Sky Tg24 e la partecipazione affettuosa del suo direttore, l’attenzione degli amici della commissione del premio reporter di frontiera, la realizzazione del concerto dell’Orchestra Futura, un lavoro appassionato che rende possibile realizzare tutto ciò. È tutto molto bello, semplicemente bello, un frutto dell’affetto di amici e dell’amore per la verità di cui parla Letizia e che dà significato a tutta l’iniziativa”.
Edizione 2018, I premi giornalistici
Premio giornalistico Under 35. Pensato per valorizzare il giornalismo di approfondimento, riservato ai giovani giornalisti sotto i 35 anni, freelance e collaboratori non assunti nelle redazioni. A decretare i vincitori, i colleghi degli stessi candidati, tutti al di sotto dei 35 anni, per un premio “dei giovani per i giovani”. La giuria è composta dal presidente Claudio Cordova, direttore de Il Dispaccio e vincitore del premio Letizia Leviti 2017 sezione web, e da Cecilia Anesi, Giulia Presutti, Sara Manisera, Francesca Tosarelli (fotogiornalista e cinematographer). In palio un riconoscimento in denaro del valore di 2.000 euro offerto da Sky. Fra tutti gli articoli o i servizi pervenuti che potranno spaziare dalla cronaca allo spettacolo, dallo sport all’ambito scientifico, ne verrà scelto uno, meritevole di aver saputo trasmettere l’essenza di un giornalismo di verità che è baluardo imprescindibile della buona informazione.
Premio giornalismo televisivo – professionisti. Rivolto ai giornalisti professionisti non assunti che operano nel settore audiovisivo e che hanno già realizzato lavori tali da dimostrare l’aderenza e la condivisione dei valori perseguiti dall’associazione. In palio, un contributo in denaro del valore di 5.000 euro offerto da Sky per la realizzazione del “servizio che ancora non si è riusciti a realizzare” in quanto troppo impegnativo e poco commerciale, troppo scomodo e rischioso, troppo delicato per eventuali editori a cui è stato proposto. Sky TG24 metterà a disposizione il personale e le sale di editing per il montaggio. L’autore del progetto più meritevole, proclamato vincitore durante la cerimonia, da allora avrà quattro mesi di tempo per realizzare il servizio. Il lavoro finito, sarà messo in onda su Sky TG24, in virtù del rapporto di collaborazione tra l’Associazione Letizia Leviti e il gruppo televisivo. La giuria del premio è costituita da Paolo Graldi, Emilio Carelli, Mario Orfeo, Paolo Mieli, Sarah Varetto, Giuseppe Benelli, Giovan Battista Varoli.
Premio giornalistico reporter di frontiera. Destinato a un inviato che abbia saputo documentare il conflitto nelle aree di crisi con gli occhi di un cronista attento a raccontare i volti, le vite, le strade e i venti di guerra che attraversano oggi il mondo. Un premio soggettivo che verrà assegnato a insindacabile giudizio della giuria costituita dal presidente Paolo Graldi e da Emilio Carelli, Mario Orfeo, Paolo Mieli, Giovanna Lio, Giuseppe Benelli e Giovan Battista Varoli.