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Bruno Acciai è morto a 93 anni, studioso del verde instancabile e autodidatta

Bruno Acciai

Aveva 93 anni e da tempo era malato. Autodidatta, Bruno Acciai aveva una conoscenza sterminata sulle piante, in particolare su quelle del Monteferrato tanto da essere chiamato più volte dall'Università di Firenze e dalla Scuola normale S. Anna di Pisa a tenere conferenze agli studenti di scienze forestali e agrarie. Nel 2004, per i suoi meriti scientifici, aveva ricevuto il premio “Città di Montemurlo”, conferito dall'amministrazione comunale. È stato tra i fondatori della Pro-loco e della Croce d'oro di Montemurlo

Montemurlo perde una delle sue menti più lucide e brillanti. È scomparso questa mattina, 10 luglio, all'età di 92 anni (ne avrebbe compiuti 93 il prossimo mese) Bruno Acciai, instancabile studioso e ricercatore in ambito scientifico e botanico. Acciai era un'autodidatta, aveva appena la quarta elementare e nella vita era stato tecnico tessile apprezzatissimo, ma la sua passione era stata sempre rivolta all'ambiente e in particolare alla flora e alla vegetazione dell’Area Protetta del Monteferrato, collegando sempre l’aspetto botanico a quello divulgativo, didattico, storico, economico, ecologico. Delle piante sapeva tutto e le nominava senza alcun problema con il loro nome scientifico in latino e con quello volgare, aggiungendo per ciascuna dettagli sulle proprietà curative e le modalità di crescita, nonché storie e leggende. Per questa conoscenza sterminata sul mondo vegetale, Bruno Acciai era stato chiamato più volte a tenere conferenze agli studenti di agraria e scienze forestali all'Università di Firenze e alla scuola normale Sant'Anna di Pisa. Riconoscimenti che non avevano fatto montare la testa a Bruno, che era rimasto umile e fiero di ciò che sapeva pur avendo la quarta elementare. Nella sua vita aveva scritto oltre trenta pubblicazioni, tutte dedicate all'ambiente e in particolare alla flora; tra quelle edite dal Comune di Montemurlo ci sono “Fiori sulla pietra” e “Le verdi perle del Monteferrato”:« Bruno era un piccolo grande uomo, piccolo di statura ma con una grandissima intelligenza- racconta il professor Antonino Messina, che aveva conosciuto Acciai alla fine degli anni Settanta e grazie a lui si era appassionato di botanica, fondando poi il Gruppo Giros, specializzato nello studio e la conoscenza delle orchidee spontanee del territorio - Il suo amore per la conoscenza era sterminato e proprio nell'ultimo periodo stava scrivendo alcuni saggi su Esiodo e Omero. Nel corso della propria vita ha collaborato con tutte le scuole medie ed elementari della provincia di Prato e Firenze e Pistoia con visite didattiche sul territorio, dal Monteferrato al Padule di Fucecchio. Impossibile parlare dei suoi numerosissimi studi, tra i quali mi piace ricordare quello che documenta i contatti tra gli Etruschi dell'isola d'Elba e la valle del Limentra, legati alla lavorazione dei metalli. Perdiamo un amico e un testimone lucido della nostra epoca».
Per la sua vasta produzione scientifica e per l'impegno sul fronte della divulgazione didattica nel 2004 il Comune di Montemurlo insignì Bruno Acciai con il premio “Città di Montemurlo” ed anche il sindaco Mauro Lorenzini lo ha volto ricordare con parole di stima:« Bruno aveva una mente e un cuore eccelsi. Ha collaborato efficacemente e disinteressatamente con il Comune, la Pro Loco, l’Area Protetta, l’università e le scuole locali per la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio ambientale. -sottolinea il sindaco- Bruno ha contribuito in modo sostanziale alla realizzazione di importanti pubblicazioni e studi botanici che hanno fatto apprezzare e conoscere Montemurlo in Italia ed all’estero. In questo momento di dolore mi stringo alla sua famiglia e in particolare al figlio Andrea, che ha seguito le orme paterne laureandosi in Scienze forestali». Bruno Acciai è stato inoltre uno dei fondatori della Proloco e della Croce d'oro di Montemurlo, mentre nell'immediato Dopoguerra a Prato ricoprì l'incarico di segretario del Pci.
Da oggi pomeriggio, 10 luglio, la salma di Bruno Acciai è esposta alle cappelle del commiato della Croce d'oro di Montemurlo.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “I longobardi alla conquista dell’Italia (Occupazione di Pistoia e Firenze)”, “Gli Etruschi a nord dell’Arno”, “Paesaggi Vegetali Italiani”, “ L’astrologia : Scienza e superstizione”, “Montemurlo: da paese rurale a… comune altamente industrializzato”, “Relitti di un antico lago (La vegetazione delle zone umide del Pratese)”, - “Conoscere il Bisenzio (Osservazioni e rilievi sulla vegetazione delle rive)”, “Ricerche sulle condizioni climatiche del territorio di Montemurlo”, Ecologia a Scuola e sul Campo, “Le Piante Superiori: alberi nello Spazio e nel Tempo”, “Viaggio intorno ai Boschi della provincia di Pisa”, “Salute e Alimento dalle Erbe Selvatiche”, “Alla Riscoperta del Torrente Bardena (il Regno dei fiori e delle erbe)”, “Alla Scoperta del Monteferrato (Fiori e Piante)”, “La Mitologia Greca (Scrigno di Mitici Tesori) incompleto”, “Le Verdi Perle del Monteferrato (insieme a M. Biagioli, G.Gestri e A.Messina) “Fiori di Pietra” (insieme a M. Biagioli, G.Gestri e A.Messina).

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa

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