Alice Project, a Barberino e Tavarnelle la scuola zen che previene il bullismo
La scuola zen che previene il bullismo si traduce in realtà nelle scuole di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. La sperimentazione, condotta dal maestro e giornalista Valentino Giacomin, fondatore del metodo rivoluzionario Alice Project, ha avuto un ampio riscontro e già dal prossimo settembre l’Istituto comprensivo Don Milani ne introdurrà alcuni aspetti in diversi plessi, di vario ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria. La meditazione, il canto corale, lo yoga e altri strumenti volti a potenziare le capacità cognitive, sviluppare concentrazione e disciplina negli studenti sono i temi che hanno colto maggiormente l’attenzione nei settanta docenti coinvolti nella settimana di formazione, allestita nell’aula magna della scuola secondaria Il Passignano di Tavarnelle.
L’Istituto comprensivo di Barberino e Tavarnelle, nel cuore delle colline fiorentine tra Chianti e Valdelsa, è la prima scuola pubblica su scala nazionale ad accogliere il progetto Alice Project. Le prime radici italiane del progetto, finanziato dal Ministero, si sono costituite in questi giorni a Tavarnelle Val di Pesa attraverso una specifica attività di formazione rivolta ad una folta platea di insegnanti provenienti da Barberino, Tavarnelle, San Casciano e altri comuni toscani e italiani. La sperimentazione si è avvalsa del coinvolgimento attivo di una decina di bambini iscritti alle primarie del territorio attraverso i quali il maestro ha simulato una vera e propria classe Alice Project ed esposto il complesso di strumenti e metodologie, applicati direttamente ai bambini.
“Il progetto è frutto di una rete condivisa – dichiara il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli - una comunità unita, aperta, coraggiosa e inclusiva come la nostra non poteva che accogliere con attenzione e interesse l'attività formativa rivolta ai docenti, proposta dalla dirigenza scolastica dell'Istituto comprensivo Don Milani. Nelle scuole di Giacomin, attive in varie città indiane, è quasi assente il bullismo, noi abbiamo il coraggio di investire sul sentimento della serenità, cominciamo da noi stessi e dalle nostre scuole”.
Anche il sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi condivide il valore educativo e sociale della sperimentazione. “Le nostre comunità scolastiche, insegnanti e genitori, amministrazioni comunali di Barberino e Tavarnelle, lavorano unite e trasversalmente per migliorare la qualità della formazione e della didattica nelle scuole dell'Istituto comprensivo Don Milani, l’obiettivo del metodo è quello aiutare i bambini a trovare il loro punto di contatto e di equilibrio con il mondo di cui sono parti integranti. Un grazie a tutti ed in particolare alla dirigente scolastica Paola Salvadori, il nostro futuro dipende dall’importanza che sapremo dare al binomio crescita – educazione, sviluppo - cultura”.
Il progetto
Alice Project è incentrato su una visione educativa che sostituisce il nozionismo con la costruzione di ponti tra culture e lingue diverse, in bilico tra Oriente e Occidente. Alle materie convenzionali, quali italiano, matematica, geografia, storia, inglese, affianca e integra filosofia, meditazione, yoga, agricoltura, educazione alla spiritualità. I bambini osservano per qualche minuto la luce di una candela per rafforzare concentrazione e attenzione, leggono parole ed espressioni per poi ripeterle a occhi chiusi al contrario, anche in lingua inglese, al fine di stimolare le capacità cognitive, praticano meditazione per conoscere il pensiero e sviluppare consapevolezza, imparano matematica attraverso l'accensione di un'originale sequenza di lampadine. Il metodo pedagogico è fondato sul concetto di unità tra mente e corpo e si pone l’obiettivo di indicare un percorso educativo, alternativo a quello convenzionale, che pone al centro l'analisi della sfera emotiva e psicologica dei bambini. "L’intento è quello di aiutare i bambini a conoscere se stessi, partendo dall’analisi e dunque dalla gestione delle loro emozioni, positive e negative, creare opportunità di relazioni corrette e fornire gli strumenti necessari ad una crescita equilibrata, in armonia con gli altri studenti dichiara - Valentino Giacomin – permetterà di educare persone felici; i bambini attenti, concentrati e disciplinati di oggi saranno cittadini consapevoli e responsabili del domani".
Dopo aver lasciato l'Italia nel 1986, Giacomin si trasferisce in India e inizia a sperimentare il metodo a Sarnath, Bodh Gaya e Arunachal Pradesh. “Con questo metodo – spiega Giacomin - i ragazzi sviluppano maggiore capacità di attenzione, buona memoria, più consapevolezza e tolleranza, non manifestano problemi di disciplina, socializzazione e bullismo. Imparano a osservare quanto avviene nella loro mente e nella loro coscienza, ad analizzare pensieri ed emozioni e ad acquisire pace interiore”. Tanti i riconoscimenti assegnati a Giacomin nel corso degli anni. Tra i titoli più prestigiosi, quello di Cavaliere della Solidarietà conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007, e il sostegno del Dalai Lama.
Fonte: Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa - Ufficio Stampa