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LoppianoLab è alla nona edizione, ecco il programma

1968-2018: qual è l’eredità della contestazione partita dagli Stati Uniti e dalla Francia 50 anni fa e cosa hanno da dire oggi quelle esperienze ad un’Italia che fu protagonista di quella stagione e che oggi si interroga sul suo presente e sul suo futuro? Come ogni anniversario che si rispetti, è l’occasione per una riflessione su un fenomeno che con la sua richiesta di cambiamento ha trasformato la società e la cultura dell’Occidente. Non un ricordo del ‘68, ma l’attualità di una rivoluzione, per passare dal sogno all’impegno in tre ambiti specifici fra i tanti che meriterebbero attenzione: educazione, partecipazione, lavoro.

È l’obiettivo della nona edizione di LoppianoLab, il laboratorio nazionale di economia, cultura, comunicazione e formazione promosso dal Polo Lionello Bonfanti, dal Gruppo Editoriale Città Nuova, dall’Istituto Universitario Sophia, dal Movimento dei Focolari in Italia e dal Centro internazionale di Loppiano (FI), dove ancora grande è l’eco della recente visita di Papa Francesco, il 10 maggio scorso.

Dalla prima edizione nel 2010, LoppianoLab coinvolge migliaia di cittadini, imprenditori, operatori della comunicazione, studenti e docenti, politici impegnati in vari ambiti, membri dell'associazionismo, giovani, di tutte le regioni italiane.

Attraverso la formula laboratoriale che contraddistingue l’evento, LoppianoLab raccoglierà interrogativi e problemi, ma anche risorse ed energie, proponendo piste di riflessione per  costruire il presente e progettare il futuro.

Ciascuno dei tre temi - educazione, partecipazione, lavoro - sarà al centro di una plenaria, cui farà seguito una serie di laboratori che punteranno al coinvolgimento dei partecipanti.

Sabato 29 mattina: la grande questione del lavoro e le straordinarie trasformazioni che lo hanno investito e le domande sul senso del lavoro che innovazione e rivoluzione tecnologica costringono a porsi.

Sabato 29 pomeriggio: le eredità del ’68 in tema di partecipazione, con approfondimenti sul ruolo delle donne negli anni della contestazione. Si discuterà anche di Chiesa e ’68 e della nascita di una sensibilità nuova ai temi dell’ambiente.

Domenica 30 mattina: l’educazione, con un’attenzione alla sfida posta al rapporto intergenerazionale e alle moderne tecnologie coi loro rischi (dal cyberbullismo al sexting), con proposte educative per la famiglia e la scuola.

 

Novità dell’edizione 2018 saranno specifici programmi per bambini e ragazzi.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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